Due furti a Costano e uno a Viole di Assisi. I Comuni mettono in campo progetti di controllo di vicinato

di Flavia Pagliochini

BASTIA UMBRA Ancora furti a Bastia Umbra, ancora furti ad Assisi. Tre le case visitate dai ladri. Nel bastiolo di nuovo a Costano, dove i malviventi, nella tarda serata, hanno colpito in due appartamenti di un condominio. Il peggio è stato evitato grazie ai cittadini, che hanno chiamato le forze dell’ordine; sul posto i carabinieri, per le indagini del caso. A metà novembre i ladri avevano colpito, sempre a Costano: in questo caso, utilizzando la tecnica del forellino avevano svaligiato un paio di abitazioni, portando via oro e contanti, mentre a Bastiola, i malviventi, una volta appurato che la famiglia era fuori casa e l’allarme disattivato, hanno forzato una vetrata e scassinato la cassaforte, che però era vuota, con un frullino. Ingenti i danni, ma per i ladri – si parla di 2-3 persone, palo incluso – solo il premio di consolazione, un salame consumato sul posto e la razzia del frigorifero. Colpi anche nell’assisano, per la precisione a Viole. Qui i ladri, approfittando dell’assenza dei proprietari, hanno forzato una finestra portando via gioielli e contanti. Intanto, come già Assisi, anche Bastia Umbra si è unita ai tanti Comuni che hanno firmato il protocollo per il controllo di vicinato, strumento di prevenzione della criminalità, che presuppone la partecipazione attiva dei cittadini residenti in una determinata zona e la collaborazione di questi ultimi con le Forze di polizia statali e locali. A tal fine, il Comune costituirà gruppi di messaggistica istantanea, mediante i quali i cittadini potranno  segnalare alle forze dell’ordine eventuali “situazioni sospette” rilevate con la semplice osservazione. Il Comune, inoltre, dovrà verificare che l’attività svolta dai cittadini non sconfini in forme improprie di pattugliamento del territorio o assuma alcuna forma di intervento attivo o sostitutivo delle forze di polizia. “Uno strumento educativo, informativo e rafforzativo del senso di comunità, mai repressivo, un aiuto reciproco nel fare rete – il commento del sindaco, Paola Lungarotti – una partecipazione attiva dei cittadini al buon funzionamento della città, non solo psicologico ma di contesto”.

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