L’ex Officine Franchi trasformate lo scorso dicembre in cooperativa nel corso dell’ultimo anno hanno dato lavoro a più di trenta persone

Visita del sindaco Lungarotti ha garantito il sostegno dell’amministrazione fissando un incontro per inizio anno

di Flavia Pagliochini

BASTIA UMBRA Una storia di Natale con lieto fine. L’anno scorso, a dicembre, nasceva Cooperativa carpenterie metalliche umbre, dopo la repentina e devastante crisi che aveva colpito le storiche Officine meccaniche Franchi di Bastia Umbra. E oggi la cooperativa costituita da nove ex dipendenti che ne hanno poi assunti circa una trentina, anche grazie alla collaborazione di Confcooperative Umbria, può guardare al futuro con entusiasmo, visto che firma le colonne del nuovo gate dell’aeroporto di Linate e due ponti ferroviari. La dirigenza delle Carpenterie metalliche umbre ha accolto in visita il sindaco Paola Lungarotti, impegnata in un tour delle imprese del territorio comunale. “Alla massima autorità amministrativa locale abbiamo raccontato il nostro percorso di cooperazione, ma soprattutto abbiamo sottoposto i nostri progetti per il futuro”, spiega il presidente  della  cooperativa Paolo Rossi Rossini pronto a tracciare il bilancio dei primi 12 mesi di attività. “Oggi – prosegue Rossini – possiamo affermare che la sfida la stiamo effettivamente vincendo e tra le tante difficoltà di un progetto complesso come il nostro nel 2019 siamo riusciti a lavorare più di 1.500 tonnellate di acciaio, dando occupazione ai 9 soci costitutori e ad altre 30 persone, che nel corso dell’anno si sono alternate per far fronte alle varie commesse”. Il sindaco Lungarotti  ha  manifestato il sostegno proprio e dell’amministrazione alla cooperativa, dando appuntamento a inizio anno al presidente e a Confcooperative per provare a costruire insieme una soluzione affinché questa realtà possa continuare a operare nel territorio comunale di Bastia. “Quando l’impresa, la pubblica amministrazione, l’associazione di categoria e il sindacato trovano la giusta sintonia come in questo caso – dichiara il segretario regionale di Confcooperative, Lorenzo Mariani – si possono mettere in piedi piccoli/grandi miracoli. Confcooperative e tutto il movimento cooperativo – conclude Mariani – hanno creduto e investito importanti risorse per dar vita a questo progetto, attraverso le finanziarie di sistema Fondosviluppo e Cfi, Bcc Umbria, Banca Etica e cooperfidiItalia: una autentica task force che ha dato i suoi frutti”.


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