BASTIA UMBRA L’ANPI Valle Umbra Nord segue con preoccupazione la proposta circa l’eliminazione dell’intitolazione della Piazza di Ospedalicchio a Bruno Buozzi, sindacalista CGIL che il4 giugno 1944 fu trucidato insieme ad altri compagni per ordine del capitano delle SS Erich Priebke. L’intitolazione di una strada o di una piazza indica alle future generazioni un esempio,un modello di vita e di cittadinanza. La scelta dei nomi da dare ai luoghi pubblici è dunque occasione per una riflessione sulla storia e sulla identità di una nazione, sul suo passato e sul suo futuro.Tutti coloro che sono caduti vittime della barbarie nazista e fascista sono parte della nostra storia e il sacrificio di queste persone ha permesso a tutti noi di vivere in un paese libero e democratico.La storia dovrebbe essere maestra ma se ne distruggiamo la memoria rischiamo di ripetere gli stessi errori. I simboli servono a mantenere memoria e attenzione. I fenomeni di intolleranza e violenza sono sotto gli occhi di tutti in questi tempi difficili.La memoria è quel filo invisibile ma tenacissimo che tiene unite le comunità. La storia di un popolo non è solo un susseguirsi di date, di vittorie o di sconfitte, è innanzitutto il racconto di una identità fatta di cultura, sensibilità, simboli. L’Anpi insiste da sempre nella difesa della memoria per conservare quel patrimonio ideale che ha portato l’Italia a sconfiggere il nazifascismo avviando una nuova stagione di libertà. La verità è che solo ricordando chi siamo stati si può proseguire sulla strada della democrazia. Ed è questo l’insegnamento che non si deve mai dimenticare. Chiediamo pertanto che l’Amministrazione Comunale di Bastia non voglia assecondare questa improvvida iniziativa che mina nel profondo i valori fondanti e l’identità di una comunità.

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