Calcio

La sensazione è che, almeno fino al 25 marzo, parlare di calcio sarà un’eresia. Due settimane, minimo, di stand by, sperando che i contagi per Coronavirus diminuiscano sensibilmente e si possa riprendere l’attività normale. Intanto, l’ultimo Decreto del Governo, ha cambiato le carte in tavola anche per quanto riguarda il calcio dilettantistico in Umbria. Se, fino ad una settimana fa, si ragionava su come potersi allenare a porte chiuse, cercando di rispettare le norme per l’incolumità dei tesserati, oggi tutti gli impianti sportivi in Umbria sono chiusi, salvo rarissime eccezioni. Tutto fermo, almeno fino al 3 aprile. Poi? Sempre restando nell’ambito dei dilettanti, i campionati giovanili, una volta tornati alla normalità, non avranno problemi e i calendari slitteranno da dove ci si era fermati. Discorso diverso per quanto riguarda le prime squadre dalla serie D in giù. Se infatti nelle regioni del Nord più colpite dal Covid-19, Lombardia su tutte, non si dovesse ripartire, allora sarebbe scontato un blocco anche in tutti gli altri campionati. Una regione, infatti, finisce per bloccare le altre. Non resta insomma che sperare che tutto si risolva per il meglio e, per gli atleti, pensare di allenarsi dentro casa, seguendo i programmi personalizzati per i quali, in questi giorni, tecnici e preparatori si sono attrezzati.

Nicola Agostini

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