palioCampionato di giornalismo – CRONISTI IN CLASSE
L’evento del 20 settembre regala emozioni e sani valori alla città

Scuola Media Antonietti Bastia
QUANDO si avvicina il 20 settembre, nei corridoi e nelle aule della scuola cominciano a svolazzare i fazzoletti colorati dei quattro rioni di Bastia Umbra. Si respira un’aria di attesa e frenesia che poi si riversa finalmente nel Palio de San Michele, nella piazza della città. Alcuni rappresentanti del Palio ci hanno fatto riflettere su come questa ricorrenza spesso venga considerata una semplice festa, mentre, in realtà, è la conclusione di un’attività che coinvolge la popolazione per un anno intero.
LA PRESIDENTE della Pro Loco, Daniela Brunelli, ci ha fatto notare che, al di là dei giochi, delle sfilate e delle sfide, ciò che rende il Palio di Bastia un’eccellenza per il territorio e per tutta l’Umbria è il suo aspetto di festa contemporanea, perché, non essendo legata a rievocazioni storiche, permette grande libertà nella scelta dei temi da affrontare e da portare in piazza ogni anno. Il Palio, quindi, è soprattutto divertirsi, proporre nuove idee, conoscere nuove persone e coinvolgere gli amici. La nostra società tende sempre più a isolarci e, a volte, ci rendiamo conto di non conoscere neanche il nostro vicino di casa. La gente oggi non si parla, si spediscono migliaia di mail, si hanno centinaia di amici nei social network, ma manca il vero dialogo, lo scambio di idee. Nel rione invece tutti stanno insieme per creare lo spettacolo, per trovare a ognuno un ruolo. Così si incontrano anche diverse generazioni, che altrimenti si sarebbero ignorate, e l’unione della creatività con la saggezza porta ad una grande crescita e formazione civile. Si lavora per poter vincere unendo l’esperienza di ognuno con quelle abilità che la vita di tutti i giorni tende a soffocare. Siamo rimasti molto colpiti nel sapere che alcuni nostri coetanei hanno scoperto i loro talenti proprio lavorando nei rioni. È lì che, osservando chi aveva più esperienza, hanno sperimentato abilità sconosciute e rafforzato le loro competenze e la fiducia in se stessi.
PROPRIO per questo è stato ideato nel 1993 il «Minipalio» che ci dà uno spazio per gareggiare e per farci veramente diventare protagonisti nella piazza. Il Palio è perciò un momento di fondamentale aggregazione che dona un’esperienza indimenticabile ed unica a chi lo vive, tanto che il vecchio parroco di Bastia Umbra, don Francesco Fongo, una volta ha detto: « … la vita di ogni persona è come la corsa del lizzaiolo: non si svolge in solitudine, ma alla presenza partecipata del prossimo, assiepato sulle gradinate, impegnato a guardarci e a tifare per noi. Corriamo, perciò, insieme agli altri… ».
L’INTERVISTA PARLA IL PRESIDENTE DELL’ENTE PALIO, MARCO GNAVOLINI. I MOTIVI DEL SUCCESSO
«Colore, condivisione, incontro, identità»

PER SAPERNE di più sul Palio de San Michele,abbiamo intervistato il presidente dell’Ente Palio che, insieme al capitano Incontri,al consigliere Baglioni, del rioneMoncioveta, al presidente della Pro Loco Brunelli,e alla curatrice dell’Ufficio stampa Stangoni,hanno risposto alle nostre domande.Quanta gente lavora nei rioni?«I volontari coinvolti durante l’anno sono circa 4000 oltre a Parrocchia, Comune e Pro Loco:sono atleti, sarte, musicisti, attori e chi costruisce
carri e scenografie. Colore, emozione,incontro, appartenenza, identità, sono le parole che descrivono il Palio».È semplice far avvicinare le persone al rione? «Cerchiamo di coinvolgerle e trasmettere la nostra passione, ma deve scattare una molla:devono essere loro ad avere voglia di entrare, deve scattare il sentimento di appartenenza al rione. Pensate che c’è chi prende le ferie per il Palio!».Cosa pensate delle critiche rivolte al Palio:
troppe parolacce, litigi, ragazzi che si ubriacano? «Purtroppo spesso il tifo sovrasta il senso civico delle persone. Nel nostro Regolamento si chiede di usare un linguaggio corretto e equilibrato, pur mantenendo la goliardia propria della gara. Inoltre seguiamo le normative del Comune per la vendita di alcolici e per il limite sui rumori. Ciò che è importante è l’educazione di ognuno, a partire proprio da voi ragazzi, considerato che andate a scuola insieme, passate pomeriggi a passeggiare per la piazza e le vie di Bastia:è su di voi che i Capitani e Bastia contano per andare avanti in una comunità unica e speciale».

LA GARA
Quattro rioni tra sfilate giochi e sfide
IL PALIO de San Michele nel 2012 ha festeggiato la sua 50°edizione, infatti è nato nel 1962, quando don Luigi Toppetti divise la città nei 4 rioni di Moncioveta, Portella, Sant’Angelo e San Rocco, abbinando le cerimonie religiose a una festa culturale e folkloristica che oggi è tra le più importanti dell’Umbria. Il Palio inizia il 20 settembre con la Cerimonia d’apertura e si conclude con l’assegnazione del vincitore il 28. Le prove per aggiudicarsi il Palio sono tre: la Sfilata, una rappresentazione teatrale, il cui elemento tipico sono i “Carri”, macchine sceniche mobili; i Giochi, con quattro prove atletiche; ed infine la caratteristica Lizza, una staffetta composta da 4 atleti per rione. Ogni rione inoltre allestisce la sua Taverna, abbellita con tovaglie e fiocchi del colore del rione. Il premio per il vincitore è lo stendardo, diverso ogni anno e raffigurante l’arcangelo Michele. Le nostre compagne di classe, Rita e Giorgia, hanno fatto una statistica sulla partecipazione al Palio della scuola ed ecco i risultati: su 578 alunni, i tifosi di Portella sono 147, di San Rocco 102, di Sant’Angelo 116 e di Moncioveta 115. Hanno poi partecipato ai giochi 111 ragazzi, mentre hanno aiutato in taverna ben 145. Insomma non solo le vie di Bastia, ma anche la nostra scuola a settembre si tinge dei colori rosso, blu, giallo e verde dei rioni e si trasforma in un immenso palcoscenico di sfide e di emozioni.

LA REDAZIONE

SCUOLA SECONDARIA di 1° «Colomba Antonietti» Bastia Umbra. Dirigente scolastico, Lucio Raspa. Classe III G: Abate Gustavo, Agostinelli Marta, Aisa Alessia, Alessandretti Gregorio, Antonini Marco, Aprea Salvatore, Aristei Ylenia, Balducci Andrea, Boccali Lorenzo, Bokoko Manuel, Bruschi Giacomo, Burchielli Alessandro, Cerqueto Rita, Ciotti Arianna, Cottone Luigi, Innocenzi Agnese, Mancinelli Filippo, Massi Maria Stella, Mazzoli Elia, Nowakowska Magda, Pannacci Elena, Papa Fioresmina, Rosetti Nicolò, Rossi Chiara, Rugini Giorgia. Docente tutor: Margherita Ventura.

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