IN ESPANSIONE IL CENTRO REGIONALE SI PREPARA A UN NUOVO ANNO RICCO DI SFIDE
Chiudono in positivo la gestione finanziaria e l’organizzazione di eventi
BASTIA UMBRA SI È DETTO che Umbriafiere, centro fieristico regionale realizzato a Bastia Umbra negli anni Ottanta, è una struttura superata. Il 2013, nonostante sia stato l’anno più difficile della lunga crisi economica, ha segnato per Umbriafiere un’altra tappa positiva, sia nell’amministrazione finanziaria che chiude in attivo, sia per la gestione degli eventi.
«UN RISULTATO che sorprende anche noi che ci siamo impegnati perché fosse raggiunto questo obiettivo — sottolinea Lazzaro Bogliari, presidente di Umbriafiere Spa —. Alla base del successo c’è sempre Agriumbria, la manifestazione agro zootecnica che ha dato origine al centro fieristico e che sta ritrovando le motivazioni originali. Non possiamo disconoscere l’impegno di tutti, in particolare dei privati con le diverse Expo (casa e regalo) e anche la mostra antiquaria». Sembra, tuttavia, tramontare il proposito di riammodernare l’impianto che era stata avanzata dalla Regione. «E’ un discorso tutt’altro che archiviato che troverà il sostegno di fondi dell’Unione europea. Dovremmo avere — spiega Bogliari — segnali concreti entro gennaio, quando sarà chiaro se e in quale misura potremo avere accesso ai fondi europei per il periodo 2014-2020. Si sta mettendo a punto un progetto, con il Comune di Bastia, che dovrebbe ottenere importanti sostegni finanziari. La novità consiste nel fatto che anche la società Umbriafiere potrebbe intervenire nell’operazione con propri finanziamenti».
La prossima edizione di Agriumbria, la 46ma, in programma dal 28 al 30 marzo, registra sin da ora straordinario interesse tra gli operatori. All’incontro preparatorio hanno partecipato rappresentanti delle associazioni agricole (Cia, Coldiretti, Confagricoltura), dell’Associazione regionale Allevatori e del Consorzio del Vitellone Bianco e delle istituzioni (Comune di Bastia, Provincia di Perugia, facoltà di Agraria, Asl ed Eente per la Meccanizzazione agricola. «La macchina organizzativa è in moto — ha concluso Bogliari —. Stiamo ricevendo tante richieste, a riprova dei successi ottenuti negli ultimi anni: i 48mila visitatori di Agriumbria 2003 sono diventati nel 2013 oltre 68mila nell’ultima edizione».
m.s.

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