BASTIA UMBRA GLI ECHI DELLA polemica sull’allargamento dell’uso dei mastelli per l’umido non si sono ancora spenti. La ragione di fondo è che il servizio esteso a tutto il Comune rappresenta un costo in più nella gestione dei rifiuti dell’importo di 400 mila euro in più all’anno. «Non un costo in più ha sostenuto l’assessore all’ambiente Francesco Fratellini (nella foto) perché la raccolta dei resti di cucina in appositi cassonetti, a causa della scarsa cura nella selezione dei materiali comporterebbe una maggiore spesa». E’ di questi giorni la notizia che il gestore del materiale dei rifiuti, nel caso di Bastia Gesenu in presenza di materiale improprio trovato insieme all’umido e che risulti superiore all’8 per cento, porterà in discarica anche i rifiuti da cucina, come si trattasse di indifferenziato. Una questione importante di cui tenere conto nell’analisi complessiva dei costi del sistema che va valutato alla luce di questa novità. «Un elemento interpretativo che ci conforta rileva Fratellini in quanto ancora oggi quasi il 40 per cento dello smaltimento rifiuti avviene mediante cassonetti e con un’alta percentuale di errore e quindi con la necessità di far fronte a maggiori spese per l’umido mal selezionato con effetti negativi immediati». Più tranquillo l’assessore è per il futuro, in quanto da luglio tutte le famiglie di Bastia useranno il mastello anche per l’umido. m.s.

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