Eccellenza Il patron voleva creare una nuova Srl ed era disposto a farsi da parte Ci saranno due squadre al Comunale? Scenario possibile: il Città di Foligno 1928

BASTIA UMBRA Bastia Umbra,in questi giorni, è un cantiere aperto. Grandi manovre per progettare il futuro, con il presidente dei biancorossi, Paolo Bartolucci,impegnato in colloqui per attivare collaborazioni e partnership. Proprio Bartolucci sarebbe disposto a rimanere in seno al club sia con una quota maggioritaria che con una minoritaria, ma anche a farsi da parte completamente se trovasse gli interlocutori giusti.La cordata rappresentata da Renzo Forini ex vicepresidente del Bastia,interessata solamente al Settore giovanile, ha raggiunto un accordo per portare l’Accademia calcio alla Subasio (e, in questo senso, molto probabilmentele partite interne della formazione del neo tecnico Stefano Petrini potrebbero giocarsi proprio al Comunale di Bastia) ed è stata accantonata per varinmotivi anche l’ipotesi d iun ritorno dell’ex responsabile del vivaio Moreno Marchi.Bartolucci, che contemporaneamente pare interessato anche a legarsi al nuovo Città di Foligno 1928 di Damaschi, ieri ha preso la parola per mettere alcuni puntini sulle “i”.

Il comunicato “In risposta a un articolo apparso nei giorni scorsi – si legge in un comunicato diffuso ieri dal patron -, mi trovo costretto a precisare le cose per come sono realmente andate, visto che non sono sicuramente uno dei tanti frabulani che vivono nel mondo del calcio. Mi sono incontrato con Moreno Marchi per tre volte e in due di queste occasioni era presente anche Sandro Mammoli, responsabile dell’Accademia calcio (che attualmente gestisce tutto il settore giovanile di Bastia, ndr). Nei nostri incontri abbiamo insieme individuato un percorso e condiviso un progetto che poi ho personalmente sottoposto all’Accademia calcio. L’idea era innanzitutto quella di valorizzare tutti i ragazzi del nostro territorio, creare una filiera che partisse dai Pulcini fino alla prima squadra e creare una nuova Srl dove chiunque avrebbe potuto prendere le quote della societá ed io rimanere in grande o in minima parte, o addirittura uscire di scena. Tutto questo naturalmente dopo aver rispettato tutti gli impegni economici e fatto la massima chiarezza su ogni aspetto del passato.Mi é stato risposto che stavano valutando una possibile fusione con la Subasio e che la mia proposta secondo loro era di difficile realizzazione perchè prevedeva l’ingresso di Moreno Marchi, in questo momento per loro non ‘fattibile’,ed un aspetto economico di difficile gestione da parte loro, ma che comunque avrebbero valutato. Ci siamo lasciati dopo un sereno confronto dandoci alcuni giorni per riflettere. Così stanno le cose”.

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