web_menichiniEccellenza – La punta in biancorosso, la Subasio intanto cerca l’ex attaccante rigonese Tranchitella

di ROBERTO BARBACCI

BASTIA – Colpo grosso del Bastia del neo tecnico Michele Scapicchi, che nel prossimo torneo di Eccellenza potrà schierare in attacco Mattia Menichini (34 anni), autore quest’anno di 20 gol con la Nestor. Non scherza neanche la subasio che ha contattato Dario Tranchitella (36), ex punta del Castel Rigone che quest’anno è stato prima alla Lupa Castello nel Lazio e poi al Gavoraano in Toscana.

QUI TRESTINA Sono rimasti praticamente tutti rispetto all’anno passato. Qualcuno è tornato, vedi Filippo Passeri (che a Trestina è nato, ha vissuto e tuttora ci abita) e Andrea Iozzia, rinforzo di lusso per la difesa. Ma soprattutto è rimasto lui, il faro, il vate dell’attac – co, l’uomo al quale Tommaso Guazzolini sa di poter affidare buona parte delle proprie ambizioni di vertice. «Se Tommy pensa che le grane gliele posso risolvere soltanto io, beh, si sbaglia di grosso. Ma dubito che commetterà quest’errore», ci scherza su Daniel Mancini. Che del neo tecnico bianconero è stato compagno di squadra, nonché da sempre amico. «Ma sul campo sapremo scinderemo le due cose – ha proseguito Mancini -. Adesso i ruoli cambieranno, ma so bene che la società ha fatto la scelta migliore, individuando un allenatore che non potrà che far bene. Il rapporto che ho con Guazzolini è qualcosa che va oltre l’aspetto tecnico, ma in fondo già quando ancora era in campo aveva mo notato che aveva tutti i requisiti per poter fare l’allenatore. Lo era già all’epoca, visto che non perdeva occasione per indirizzarci a dovere. Sapere di averlo al nostro fianco mi è di grande stimolo». Ma è più facile immaginare che sia d’aiuto a Guazzolini il sapere che Mancini vestirà ancora la maglia del Trestina. «Ma dove volevate che andassi? Qui ormai è come vivere in famiglia, tanto che passo più tempo al campo che al negozio. E per carità, non mi lamento per questo. Perché fatico meno a stare sul rettangolo verde…». C’è una sola nota stonata nell’estate di Daniel. È diretta conseguenza dell’addio di Leonardo Tempesta, uno dei pochi che sin qui che ha deciso di salutare il “Casini”. «E mi dispiace davvero tanto. Leo non è solo un grande calciatore, ma è anche una persona eccezionale, un amico col quale ho legato tantissimo. Comprendo la sua scelta: voleva avvicinarsi a casa e poi a Castel del Piano potrà cominciare anche ad allenare i bambini, cosa che più volte mi ha confidato essere uno dei suoi più grandi desideri. Ma mi mancherà e ci mancherà, non solamente nello spogliatoio ma anche come elemento di qualità là dietro in difesa». Perché l’Eccellenza richiederà comunque tanti sforzi, anche se la sete di riscatto dei trestinesi dovrebbe già garantire un certo tipo di apporto alla causa. «Veniamo da un’annata disgraziata, è vero, ma ce la siamo lasciata alle spalle. Adesso è tempo solo di pensare al futuro, e sicuramente la voglia di ben figurare non ci mancherà. Sappiamo però che l’Eccellenza è un campionato bello tosto, con squadre che stanno allestendo rose importanti e che come tali vorranno fare un torneo di vertice. È presto per dire quali saranno i reali valori, ma di sicuro a Trestina possiamo vantare una base solida e tanti elementi vogliosi di prendersi una bella rivincita col destino». Se poi Mancini dovesse trovare la porta con continuità… «Per noi attaccanti il gol è tutto. Speriamo che sia una bella annata, ma solo il campo ce lo potrà confermare».

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