renziniMa dov’è la svolta nel Piano Franchi?

Le parole espresse in questi giorni a mezzo stampa dall’Assessore all’Urbanistica ed Ambiente Francesco Fratellini lascerebbero presagire un imminente avvio dei lavori nell’area Franchi per la realizzazione del sottopasso di via Firenze e l’edificazione di cinque palazzine“social housing” oltre ad un edificio a destinazione commerciale (oltre opere viarie) se non fosse che lo stesso leitmotiv si ripete daoramai tre anni, e cioè dal settembre 2013, quando il Sindaco Ansideri, precorrendo quanto oggi dichiarato dal suo attuale Vice, promise a tutta la cittadinanza l’imminente inizio dei lavori del detto sottopasso di via Firenze, opera pubblica tanto agognata ed emblema delle campagne elettorali pro-Ansideri 2009 e 2014.

Invece ci troviamo ancora di fronte ad un’altra variante al piano attuativo richiesta non dal soggetto attuatore, bensì dalla Soprintendenza ai Beni Culturali in forza del vincolo paesaggistico ivi presente; ancora di fronte ad un’altra misura di sicurezza imposta dall’Autorità di Bacino del Tevere per contenere le eventuali esondazioni del fiume Tescio.

Alla resa dei conti, diminuisce la volumetria per l’eliminazione “temporanea” della sesta palazzina ad uso abitativo originariamente prevista (temporanea in quanto Prelios, società esecutrice,  conserva  il pieno diritto di edificarla altrove seppur all’interno dello stesso piano urbanistico) ma aumentano le prescrizioni richieste dagli Enti sovraordinati a tutela di quest’area; in particolare, la richiesta di contenimento  del fiume Tescio mediante la costruzione di un argine blocca, nella sostanza, l’avvio dei lavori del sottopasso di via Firenze.

Le criticità che interessano questo piano urbanistico, peraltro sviscerate con due interrogazioni ed un’interpellanza del Consigliere comunale del Gruppo Misto, Avv. Fabrizia Renzini,  sono oggi di tutta evidenza – nonostante la voluta messa in ombra –  se solo si pensa che l’argine del Tescio è fuori dalla perimetrazione del Piano Franchi e non è né di proprietà del Comune né dell’attuatore (Prelios SGR) bensì di proprietà del Demanio; ciò comporta – e qui i diretti interessato tacciono! – che qualsiasi intervento dovrà essere oggetto di un nuovo ed ulteriore procedimento amministrativo, con ulteriore dispendio di tempo e di denaro. 

E proprio in tema di denaro, la domanda sorge spontanea: chi realizzerà il prescritto argine i cui costi sono stimati in circa 500/600 mila euro e sono, a tutti gli effetti, non contenuti negli obblighi (economici) assunti dall’attuatore nei confronti del Comune?

Analizziamo le possibili risposte:

1. Il Comune di Bastia Umbra: con quali denari?

2. Prelios SGR: perché l’attuatore dovrebbe farsi carico di spese, per così dire, “extra convenzione”, che peraltro riguardano la realizzazione di un’opera pubblica?

3. La Regione: è plausibile che la Regione, investita all’ultimo secondo della questione, sia disposta ad elargire una cifra pari a 300 mila euro? E se davvero lo facesse, chi si accollerebbe l’onere di saldare i restanti 200/300 mila euro necessari alla realizzazione dell’argine?

Ci piacerebbe credere che, come per incanto, al di là delle difficoltà e criticità dell’iter amministrativo di questo piano – forse per troppo tempo taciute e sacrificate alla pura demagogia politica – tutto vada presto a buon fine ma, abituati all’ascolto delle parole del Sindaco Ansideri e del Vice Sindaco Fratellini, viene piuttosto in mente la conosciutissima favola di Esopo, in cui il pastorello burlone venne un giorno inghiottito dal lupo per aver troppe volte gridato per scherzo  “al lupo, al lupo!”

Loading

Print Friendly, PDF & Email

comments (1)

  • Purtroppo siamo noi cittadini ad essere inghiottiti dal lupo. Domanda: se ci sono 500/600 mila euro per la messa in sicurezza del Tescio, perchè questi fondi (anche se di diversa provenienza), non si uniscono a quelli già stanziati per il rifacimento del ponte danneggiato, creando un incrocio che sia moderno e funzionale, dato che la zona di intervento è la stessa. Basta volerlo. Ma si sa, in Italia siamo campioni nello spreco di risorse pubbliche.

comments (1)

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.