Bastia, parla il proprietario: «Incendio causato da una fatalità»
PAOLO BARTOLUCCI «Tutti evacuati in sicurezza Due persone salvate dai pompieri dalle finestre»
BASTIA UMBRA –E’ ANCORA sotto sequestro il «Ki Club», palestra e centro benessere di Bastia Umbra, incendiato nel pomeriggio di martedì. Sono intervenute quattro ambulanze, altrettante squadre dei vigili del fuoco che hanno operato fino a sera per porre la situazione sotto controllo insieme con i carabinieri. I sei ricoverati in ospedale per rischio di intossicazione sono stati dimessi tutti ad eccezione del giovane di 37 anni ricoverato all’ospedale di Perugia e trasferito a Medicina del Lavoro, dove dovrebbe essere dimesso tra qualche giorno al terme di un monitoraggio per disintossicarlo, a cura della dottoressa Gabriella Tosoni.
LA PALESTRA, ancora sotto sequestro, potrebbe essere riaperta a breve. Ne è certo il proprietario Paolo Bartolucci, ex presidente del Bastia Calcio, che si dice pronto a ripulire gli interni anneriti dai funi provocati dall’incendio. La struttura all’esterno tutta a vetri è di recente costruzione. Come è scoppiato l’incendio? «Una fatalità – spiega Bartolucci –. Alle 18.30 si è interrotta la corrente elettrica e un nostro collaborate è sceso nel sottoscale per verificare. Ha aperto il locale tecnico trovando il quadro elettrico in fiamme; ha tentato di spegnerlo con un estintore, ma l’aria in circolazione ha alimentato il fuoco propagando il fumo nel resto dei locali. In quel momento c’erano circa 300 persone e tutte hanno potuto guadagnare l’uscita utilizzando le scale di emergenza. «L’unico problema è venuto dalle stanze interne dove l’estetista – ha detto Bartolucci – stava lavorando in una delle cabine. E’ andata verso la scala, ha visto il fumo ed è tornata indietro mettendo la testa fuori dalla finestra. Un ragazzo, che stava in un altro stanzino, ha trovato il fumo anche lui. Entrambi sono stati estratti dai pompieri da una delle finestre, rompendo il vetro». Centinaia di curiosi hanno assistito ai soccorsi fino a tarda ora.
m.s.

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