Vicende di decenni passati fomentano lo scontro tra il sindaco Ansideri e l’ex consigliere Pecci

BASTIA UMBRA Si discute più di passato che di futuro (o di presente) a Bastia Umbra, con un botta e risposta tra Erigo Pecci e il sindaco Stefano Ansideri che riesuma fatti accaduti
anche nel 1995. Succede così che se nei giorni scorsi l’ex consigliere comunale abbia sostenuto “che la demolizione della piscina EdenRock sia avvenuta venti giorni prima che Stefano Ansideri diventasse sindaco e a distanza di nove anni, l’amministrazione comunale non è stata in grado di proporre alternative’”, per Ansideri “…al di là del fatto che 20 giorni prima della mia elezione, sempre il centrosinistra governava, l’ex consigliere confonde 20 giorni con due anni. Si perché la demolizione avvenne a primavera del 2007, come dimostra la serata organizzata
il 27 giugno 2008 dal Comitato cittadino in viale Giontella ad un anno dalla demolizione dell’Eden Rock. Quindila verità è lampante ed inoltre, appena nominato Sindaco presero il via i lavori
del Palazzo della salute bloccato da anni e, oggi, siamo quasi pronti ad approvare definitivamente in consiglio comunale, il piano attuativo che definisce il completamento dell’intera
area compresa la zona dell’ex Eden Rock”. Ancora più indietro si va per l’ex conservificio Lolli. “Pecci sostiene che ‘c’è da ricordare chela Soprintendenza non aveva ritenuto di nessun valore una parete del muro perimetrale dell’edificio industriale’. La verità – ribatte il primo cittadino citando un articolo dell’epoca – come nel caso precedente è un’altra, perché la Soprintendenza
dopo la segnalazione del comitato cittadino Salviamo il salvabile scrisse al Comune a chiare note il 28 luglio 1995 che qualsiasi intervento sull’edificio doveva ottenere il nulla osta prima dell’inizio dei lavori, avendo inviato al ministero la richiesta di tutela dell’area”.Per l’attuale primo cittadino, “L’Amministrazione da me guidata, guarda al futuro e quindi poco interessa rinverdire polemiche inutili che furono molto forti al tempo in cui avvennero i fatti, ma mi pare alquanto singolare che qualcuno del Pd voglia stravolgere oggi ciò che avvenne confidando nella scarsa memoria dei cittadini. Invito tutti – scrive Ansideri – a fare le opportune verifiche prima di affidarsi alla propria memoria che può portare a ricostruzioni parziali o deformate di ciò che avvenne per apparire oggi ai cittadini depositario della verità, che rischia di essere deformata a proprio uso e consumo”

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