Inaugurata la 50esima edizione della rassegna al centro Maschiella di Bastia che sarà oggetto di interventi di ampliamento. Fino a domani 450 espositori in campo

di Flavia Pagliochini
BASTIA UMBRA – “Umbriafiere rappresenta un buon esempio di una società pubblicache dimostra come sia possibile svolgere la propria funzione con grande qualità, capacità di visione del futuro e con una attenta e positiva gestione delle risorse pubbliche. Per questo la Regione Umbria continuerà a sostenere Umbriafiere e favorirne la sua crescita ed il suo sviluppo”. Così, con le parole della presidente Catiuscia Marini, Agriumbria festeggia il suo cinquantesimo compleanno,con 450 espositori e imprenditori da tutta Italia, ma anche dall’estero (Germania,Grecia,
Romania, Bulgaria, Tunisia e altri Paesi) e tanti appuntamenti, tra cui quello dedicato al piano per produrre le nocciole in Umbria, con un prodotto di qualità e una filiera sostenibile, tutta italiana, a supporto dell’intero
comparto). L’annuncio che “la Regione Umbria continuerà a sostenere Umbriafiere e favorirne la sua crescita ed il suo sviluppo” è stato preceduto dalla considerazione che “Agriumbria rappresenta una scommessa sul futuro della nostra agricoltura, un settore centrale e di traino dell’economia italiana ed umbra. Ma Agriumbria, con i suoi cinquanta anni di vita – ha aggiunto Marini -raffigura anche una storia importante della nostra regione
ed è il miglior modo per onorare e ricordare la figura di Lodovico Maschiella,il suo fondatore,un uomo politico e delle istituzioni di grande intelligenza, un vero riformista, con una straordinaria capacità di visione”. Accanto alla presidente (e all’ assessore all’Agricoltura Fernanda Cecchini, secondo cui “Il punto di forza di questo evento fieristico- è senza dubbio l’esposizione, una delle più qualificate di tutta l’Italia, ed unica nel centro Italia. Ma è
anche una occasione di confronto e di discussione sui temi dell’agricoltura 4.0″) c’era un emozionato Lazzaro Bogliari, che ha reso omaggio alla vera ricchezza della manifestazione e di Umbriafiere: “Tengo a sottolineare
lo sforzo di tutto lo staff di Umbriafiere che negli anni è riuscito a fare di questo appuntamento uno dei più attesi
dal mondo agricolo e agroindustriale di tutto il Paese. Tutto quello che oggi vediamo lo dobbiamo all’intuizione di
Lodovico Maschiella, per me un esempio anche a livello personale, oltre che professionale”.
Soddisfatto anche il sindaco di Bastia Umbra, Stefano Ansideri: “Un plauso a chi, in questi 50 anni di successi, ha
contribuito al raggiungimento di traguardi non sempre immaginabili e che ha saputo integrare la sua natura di fiera tecnica con una funzione sociale e didattica, connotando la manifestazione come una ‘festa’ alla quale partecipare con la famiglia e come laboratorio aperto alle scuole”.

La precisione fa la differenza anche in mezzo ai campi

di Stefano Berti
BASTIA UMBRA – “L’agricoltura di precisione significa futuro, porterà risultati importanti in tema di miglioramento della produttività agricola, degli standard qualitativi dei prodotti, dell’ottimizzazione dei costi di produzione e della riduzione dell’impatto ambientale”.Ha parlato così Diego Furia, direttore di Coldiretti Umbria, salutando i presenti
ieri a Umbriafiere, in una sala Maschiella gremitissima, nell’ambito del convegno di Agriumbria “Agricoltura di precisione: uno strumento per la crescita del vero made in Italy”, organizzato da Coldiretti e moderato dal direttore del Corriere dell’Umbria Franco Bechis. Presenti, fra gli altri, Albano Agabiti, presidente Coldiretti Umbria,Angelo
Frascarelli, docente di Economia e politica agraria all’Università di Perugia, Fernanda Cecchini, assessore
all’Agricoltura della Regione, Alessandro Malavolti, presidente FederUnacoma, che ha testimoniato
sul tema agricoltura 4.0. Durante i lavori, firmati anche due accordi di collaborazione, uno con l’Istituto Alberghiero di Assisi, l’altro con l’Università per Stranieri di Perugia che, insieme a Coldiretti, istituirà un corso di laurea in made
in Italy, cibo e ospitalità. “Sono orgogliosa -ha detto la preside dell’Istituto Alberghiero Bianca Maria Tagliaferri
accompagnata da Elena Tortoioli, ex alunna – di firmare questa partnership”. “Un privilegio essere qui – ha aggiunto Giovanni Paciullo, rettore dell’Università per Stranieri di Perugia – felice di istituire questo nuovo corso di laurea,
una parte della docenza sarà gestita da Coldiretti – ha annunciato – “. Poi le tante testimonianze e gli approfondimenti sul tema: “È sempre più forte l’esigenza – ha sottolineato Albano Agabiti – di un’agricoltura
di precisione che porti a innovazioni tecnologiche e digitali, con un duplice beneficio. Il primo è l’efficienza
aziendale, con la diminuizione dei tempi di lavoro, risparmio di gasolio, meno concimi e agrofarmaci,
operazioni colturali precise senza sprechi e sovrapposizioni. Il secondo beneficio è la sostenibilità ambientale,
un aiuto per la crescita del vero made in Italy, agevolando la trasparenza di quanto arriva sulle tavole”.
Un’agricoltura che richiederà lavorazioni più mirate, con la sostenibilità nel settore tema centrale.
“Porterà anche grandi vantaggi economici – l’analisi del professor Angelo Frascarelli – . Un’agricoltura
di precisione, agli albori in Italia e in Umbria, sinonimo di cambiamento pure a livello culturale,
che interesserà le aziende agricole e porterà ad un processo di modernizzazione gli agricoltori umbri.

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