Interrogatorio in carcere

Respinte le accuse di molestie e quelle relative alla visione di materiale pedopornografico

BASTIA UMBRA Due ore di interrogatorio per negare le accuse di molestie sessuali e di aver scaricato e visionato materiale (foto e video con minorenni in pose esplicite) ritrovato nel pc del negozio e nel suo cellulare. E’ stato interrogato ieri per due ore nel carcere di Capanne (dove è rinchiuso) il sessantenne di origini laziali, ma residente nel Bastiolo dove ha anche un’attività, finito in carcere giovedì (ad eseguire l’arresto i carabinieri di Assisi e Bastia Umbra) con l’accusa di molestie sessuali su minori (due i casi riscontrati dagli investigatori) e detenzione di materiale pedopornografico. Tutto è partito da una denuncia della moglie dell’uomo (che lo ha poi lasciato), che lo avrebbe sorpreso con i pantaloni abbassati di fronte a una bambina; in un altro caso (si tratta dell’ultimo episodio, risalente ad aprile) l’uomo, nel suo negozio, avrebbe attirato un’altra bambina, per “toccarla nelle parti intime”. Nel pc e nello smartphone dell’uomo (difeso dagli avvocati Francesco Falcinelli e Andrea Ponti) sarebbero stati trovati video e foto di minori fotografati in pose esplicite. Nel corso dell’interrogatorio di ieri di fronte al gip Lidia Brutti, però, il sessantenne ha negato tutte le accuse, negando le responsabilità a lui addebitate.

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