L’ORRORE

PERUGIA – QUANDO quell’uomo la portò in un punto nascosto del suo negozio e la toccò nelle parti intime lei lo raccontò subito al papà, con cui era andata a vedere un tablet. Tanto
che il genitore chiamò immediatamente i carabinieri. Adesso, dopo la richiesta presentata dalla Procura di Perugia, la bambina di 7 anni, verrà ascoltata nel corso di un’audizione
protetta, con la formula dell’incidente probatorio, in modo che le sue dichiarazioni assumano valore di prova per un eventuale processo. La richiesta è stata avanzata dal pm titolare
dell’inchiesta, Michele Adragna che ha portato in manette un commerciante 60enne di Bastia per violenza sui minori. Oltre a questa bambina è coinvolta anche un’altra piccola, di appena
8 anni, figlia di amici dell’uomo a cui recentemente sono stati concessi gli arresti domiciliari. A denunciarlo, in un primo momento, era stata la moglie, che lo aveva sorpreso in
atteggiamenti agghiaccianti con la piccola durante una cena. «Ha fatto una cosa cattiva ma non mi ha toccato», le aveva detto la ragazzina. DURANTE un confronto col marito, la donna
lo aveva addirittura registrato: «E’ come quello che dà la coltellata alla moglie… non lo so … mi si è annebbiato il cervello», aveva ammesso lui. Sono scattate la denuncia e la separazione.
Intanto carabinieri e postale hanno indagato e, durante una perquisizione, gli hanno trovato materiale pedopornografico. Poco dopo, l’episodio del negozio. «Le modalità delle condotte
realizzate dall’indagato, – scrive il gip – denotano che l’attrazione sessuale verso i minori costituisce per lui una pulsione irrefrenabile».

Nella foto il PM Michele Adragna

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