LA PIAZZA CAMBIA NOME, MA IL SINDACO NON C’E’

In una  sera d’Agosto,  con la piazza sottostante completamente deserta, nonostante le risorse destinate alla cultura coincise casualmente, o forse no, con l’arrivo della nuova assessora, la maggioranza con metodi alquanto bizzarri ha deciso di mutare  il nome della piazza ove si svolge parte del mercato settimanale da Piazza Palmiro Togliatti a Piazza del Mercato. Sostengono gli esponenti della maggioranza che tale operazione consenta una più immediata identificazione del luogo, e che soprattutto dia lustro e valore alla natura commerciale di Bastia Umbra. Premesso che forse, sarebbe più opportuno che gli attuali amministratori si dedicassero a problemi veri ed attuali della cittadinanza, anche in questa circostanza è stato dato ampio sfoggio di pressappochismo misto ad arroganza.
E’ stato respinto l’emendamento del PD che era volto a trovare un punto di incontro tra le diverse esigenze: aggiungere a Piazza Togliatti la dizione “già Piazza del Mercato” avrebbe consentito da un lato una facile identificazione popolare, dall’altro non avrebbe snaturato un luogo che dal 1974 è Piazza Togliatti. Ma vieppiù: non si è considerato il disagio arrecato alle varie attività commerciali e ai residenti che dovranno aggiornare tutti i documenti, buttare carta intestata, rifare timbri, comunicare a clienti e fornitori il nuovo nome. Ci è stato detto che il nostro emendamento non poteva essere accolto perché quella non è stata mai piazza del mercato: allora, delle due, una. Da dove sorge l’esigenza di questo cambio nome? Vi è un motivo valido? Ovviamente no…se non una motivazione politica legata a qualche nostalgico destroide in antitesi con la sinistra e già in odore di campagna elettorale. E poi attenzione… perchè il termine ESIGENZA non lo usiamo a caso: secondo il nostro regolamento comunale infatti, affinchè si cambi il nome ad una via o ad una piazza occorre che vi sia un valido motivo e che quindi tali operazioni risultino dettati da casi di stratta necessità. Ma nulla di tutto ciò sussiste nel caso in oggetto, rendendo la delibera votata dalla maggioranza un atto con probabili profili di illegittimità, che ovviamente ci riserveremo di far valere nelle sedi opportune.
Altro motivo che avrebbe “giustificato” tale atto sarebbe stato se il cambio di nome fosse stato il coronamento della fine di una riqualificazione della piazza, come a dire, nuovo look, nuovo nome ed in tal avremmo anche compreso: il compimento urbanistico ed economico di un’area avrebbe legittimato anche una nuova impronta politica, tantopiù che l’amministrazione già nelle scorse settimane ha annunciato l’imminenza dei lavori di riqualificazione che speriamo diversi dai propositi di cementificazione dei precedenti progetti mai andati in porto.
Ma ciò che rendo il tutto poco “normale” e piuttosto grave è il fatto che questo passaggio si sia consumato in assenza del Sindaco, che si è allontanato al momento della presentazione della mozione senza far ritorno in sala consiliare neppure al momento del voto, comportamento che ineludibilmente sta a significare un dissenso rispetto a questa scelta. E meno male…Ma che si cambi nome ad uno dei luoghi più importanti di Bastia in assenza del primo cittadino, la dice lunga sul basso livello che si sta raggiungendo e sulle divisioni che ormai questa maggioranza fatica a nascondere, frutto di ambizioni politiche che si acuiscono man mano che ci si avvicina la capagna elettorale e che, purtroppo, come ormai sempre più spesso accade, la fanno da padrone derogando a ciò che sono i reali interessi di una città.
 
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                                                                                                                                   Gruppo consiliare PD Bastia Umbra
 

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