Speciale PALIO DE SAN MICHELE

Un’inaugurazione da non perdere per la manifestazione più impor­tante di Bastia Umbria che da sempre incanta grandi e piccoli.

Quattro rioni in sfida per una mani­festazione culturale e folkloristica dalle grandi emozioni. Da oggi fino a sabato 29 settembre prende il via nell’incantevole scenario storico di Bastia Umbra la 56esima edizione del Palio de San Michele.

LA  PRESENTAZIONE

ll presidente dell’Ente Palio, Federi­ca Moretti, aveva illustrato durante la conferenza dello scorso 5 settembre, a tutti i rionali J»:esenti, il nuovo manifesto per 1elencare gli aspetti e tutte le novità di questa 56esima edizione. “Sono molto orgogliosa di questo manifesto -ha detto Fe­derica Moretti- perché caratterizza in pieno le peculiarità del nostro Palio. Abbiamo creato un format, una linea guida per identificare la nostra manifestazione attraverso la figura di San Michele Arcangelo. Quest’illustrazione è stata realizza­ta egregiamente da David Ferracci (noto fumettista bastiolo). L’imma­gine di San Michele è maestosa ed avvolgente in quanto esprime molto bene il concetto di Patrono della no­stra città. L’immagine del manifesto viene scandita dai colori dei nostri rioni che colorano il popolo. In fondo all’illustrazione ci sono aspetti che caratterizzano l’unicità della nostra manifestazione: sfilate, giochi in piazza, lizza e taverne eno­gastronomiche. L’icona del manife­sto è anche la stessa della brochure che presenta il programma ufficiale della 56a edizione”. Ma le sorprese non finiscono qui: oggi andrà in scena “Zoé-Principio della vita”, lo spettacolo teatrale a cura della Compagnia Teatrale Piccolo Nuovo Teatro. ll ripristino dello spettacolo d’apertura è una delle novità della 56 edizione. “Ho voluto fortemente questo – ha affermato il presidente Moretti – ed ho trovato terreno fertile in tutto il consiglio che ha approvato all’unanimità. Per tradizione e per elevare anche le sfilate che verranno, ci piaceva recuperare quei momenti belli esignificativi del passato, qua­le il teatro, momento tanto atteso soprattutto dai bambini. Tuttavia, la novità più importante riguarda la mostra iconografica “La potenza dell’Angelo. Segni e immagini di san Michele Arcangelo” a Bastia Umbra e nel Palio che sarà visibile presso l’auditorium di Sant’Angelo fino al 30 settembre”.

LA GIURIA D’ECCEZIONE

”Dopo tanti anni – ha concluso -ab­biamo scelto di rinnovare totalmente i giurati, basandoci su personalità altamente qualificate e specifiche del nostro settore. Il presidente di giuria sarà Gianfranco Anzini (regista, au­tore televisivo) .Gli altri giurati sono: Aldo Spinello (critico cinematografi­co), Brunella De Cola (Scenografa), Silvia Tagliaferri (costumista), Paolo Monachesi (light designer), Ketty Roselli (attrice, cantante, conduttri­ce) e Pio Stellaccio (attore). Durante la manifestazione saranno presenti anche ospiti d’eccezione: il nostro amico Paolo Emilio Landi, cittadi­no onorario di Bastia, con Annalisa Buccellato e Edoardo Siravo, noto attore televisivo, invitato in qualità di ospite d’onore”.

IL LUOGO Una vivace città ricca di storia e di tradizioni importanti

Bastia Umbra è una vivace citta­ dina di circa 20.000 abitanti ed è l’unico comune della Valle Umbra nord interamente pianeggiante. Si trova ad appena 20 chilometri da Perugia e 10 da Assisi. E’ un centro sta agricolo che industriale (settori alimentare, del tabacco, metalmeccanico e del mobilio) che si sta qualificando come centro di scambio commerciale a scala regionale e nazionale. A Bastia Umbra è situata la sede di Um­briafiere, un complesso fieristico con strutture espositive che ac­coglie, tra le manifestazioni più importanti, Agriumbria ed Assisi Antiquariato.Non ci sono dati precisi sull’o­rigine di Bastia Umbra. La notizia più antica è del 1053 e viene dal sermone di San Pier Damiani sul martire San Rufìno, primo vescovo di Assisi, che fu annegato proprio a Bastia Umbra. Alcuni reperti (sparsi nel territorio comunale o conservati nel Museo Archeologi­co di Perugia e nell’Antiquarium del Foro Romano di Assisi) fanno pensare che il luogo fosse abitato fin dall’epoca romana e che fos­se un’altura emergente sul Lacus Umber, lago prosciugato nel VI secolo dC.,che si estendeva nella pianura fra Perugia e Assisi, come ci racconta il poeta latino Properzio nelle sue elegie. La vicinanza con Perugia e con Assisi decretò per Bastia la peren­ne dipendenza da queste due città.

Un perfetto mix di cultura e folklore per un evento unico nel suo genere

L’ORGANIZZAZIONE L’ENTE PRESE IL VIA UFFICIALMENTE NEL ’95

La storia del Palio de San Mi­chele affonda nel lontano 1962; da allora l’evento si è evoluto con tante novità.

La 56esima edizione del Palio de San Michele che da oggi si terrà nella straordinaria realtà della città di Bastia Umbra fino a sabato 29 settembre è un evento in grado di coinvolgere sia grandi che picci­ni. Ma in che cosa consiste questa manifestazione?  Si tratta di una sfida fra i quattro rioni denominati Moncioveta, Portella, San Rocco e Sant’Angelo, che si affrontano su tre prove: sfilata, giochi e lizza. Le competizioni vengono disputate nella piazza storica della città ed il Palio è attribuito in base alla somma dei punteggi riportati da ciascun Rione in ogni prova. La storia del Palio de San Michele parte dal 1962 quando, in occasione della consacrazione della nuova chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, il parroco Don Luigi Toppetti ed alcuni giovani ebbe­ro l’idea di abbinare le cerimonie religiose ad una manifestazione culturale e folkloristica. L’anno se­guente l’Istituto Verità e Vita ideò una manifestazione: si trattava della Lizza, gara a staffetta corsa da un rionale innalzando una fiaccola ac­cesa sul tracciato del centro storico. Fu l’inizio del Palio de San Michele, che da quel momento in poi diventò il nuovo modo di onorare il Santo Patrono di Bastia Umbra. Vennero istituiti i quattro Rioni, ciascuno caratterizzato da un colore e uno stemma ed ognuno orientato se­condo le antiche porte. ll Rione San Rocco: colore verde, con l’antica porta ad est e la chiesetta di San Rocco; il Rione Sant’Angelo dal colore giallo, con l’antica porta ad ovest, detta di Sant’Angelo; il Rione Moncioveta dal colore rosso, conl’antica porta a sud e la fonte antica di Moncioveta ed il Rione Portella:colore blu, con l’antica porta a nord, detta Portella. Nel corso degli anni il Palio si arricchì giungendo fino alla versione odierna Nel 1995 si costitui ufficialmente l’Ente Palio de San Michele che da allora accoglie nel consiglio direttivo rappresentanti dei quat­tro rioni, associazioni territoriali ed istituzioni. L’Ente ha un pre­sidente ed un coordinatore ed attualmente gestisce la manife­stazione promuovendola nei vari territori. Il Palio de San Michele si presenta come un momento di forte aggregazione sociale che coinvolge in modo trasversale l’intera Bastia Umbra: è infatti un grande evento capace di mo­bilitare un’intera  cittadina.

IN PROGRAMMA Sfilate, giochi e lizza: le tre specialità della manifestazione

Nel 1965 nacquero le sfilate: vere e proprie rappresentazione teatrali dove le macchine sceniche chiamate “carri” sono l’elemento centrale. Si tratta di strutture interamente rea lizzate dai rionali con l’utilizzo di materiali differenti, che hanno la caratteristica di essere sia fisse che mobile, in base alle esigenze dello spettacolo. Centinaia di figuranti di tutte le età recitano, mimano e danzano in piazza durante lo spettacolo del proprio rione regalando emozioni intense negli occhi e nell’anima di chi li ammira.I giochi in piazza, invece, sono una delle due competizioni sportive del Palio. I rioni devono affrontare quattro gare di cui tre sono giochi di tipo tradizionale come il tiro alla fune, la corsa coi sacchi e l’albero della cuccagna. A questi è affiancato un gioco più moderno, il quarto, come potrebbe essere il puzzle o il percorso a più ostacoli.

La lizza, infine, è l’ultima prova che i quattro rioni devono affrontare. Si tratta di una gara di corsa a staffet­ta disputata da quattro atleti per ogni rione che viene corsa nel circuito i piazza Mazzini per una lunghezza di 400 metri. L’atmosfera carica di ansia e di trepidazione, si comprime in un silenzio irreale al momento della partenza per poi esplodere in un enorme boato sino al traguardo, i cui echi si spengono solo,proclama­to il vincitore, nelle taverne rionali alle prime luci dell’alba.

 

 

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