Si sono riuniti nella cooperativa “Carpenterie metalliche umbre”e chiedono di tornare nello stabilimento

di Flavia Pagliochini

BASTIA UMBRA Una crisi repentina e deva- stante che ha lasciato molte persone senza lavoro e senza stipendio, ma anche la speranza di un futuro. Le Officine Meccaniche Franchi diventano le “Carpenterie metalliche umbre”, cooperativa costituita da ex dipendenti e presieduta da Paolo Rossi Rossini. Dopo la crisi e nonostante le difficoltà, gli ex dipendenti non hanno voluto disperdere la loro professionalità e le potenzialità di un mercato che potrebbe vedere la neonata cooperativa come vera protagonista del comparto della carpenteria metallica, potendo attrarre potenzialmente fin da subito diverse unità lavorative. Il pensiero- fermo restando che l’azienda ha l’urgenza di rientrare subito(anche provvisoriamente) a lavorare nello stabilimento di produzione e che la decisione spetta al tribunale fallimentare di Perugia – corre non ultimo alla tragedia del crollo del ponte Morandi. “Un’impresa come la nostra che realizza tra le altre cose anche ponti in acciaio- spiega Rossi Rossini – ha in mano un enorme mercato oltre a commesse che potrebbero essere realizzate fin da subito per il valore di centinaia di migliaia di euro con il coinvolgimento di più di 20 lavoratori. Chiediamo, pertanto, solo di poter essere messi nelle condizioni di rientrare nello stabilimento e ritornare a produrre per rilanciare la nostra impresa e creare nuove opportunità di lavoro”. A condividere il percorso dell’impresa è Confcooperative Umbria in condivisione con la Fim Cisl Umbria e con gli ex dipendenti, ma anche con il contributo di CFI, Fondos viluppo, Cooperfi di Italia, le due banche di credito cooperativoumbre e Banca Etica. “Questi contatti – spiega il presidente di Confcooperative Umbria, Andrea Fora – e quelli con Gepafin, ci fanno ragionevolmente pensare a una partenza con un capitale superiore a trecetomila euro, a cominciare dall’anticipo della disoccupazione che i soci hanno ‘trasformato’ in capitale sociale della loro nascente impresa”. Soddisfazione viene espressa anche dal segretario della Fim Ci- sl Umbria, Adolfo Pierotti

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