Tutte le redazioni sono invitate a partecipare.
A seguire le motivazioni che hanno portato Paolo Guzzanti a scegliere Forza Italia:
“Oggi, soltanto in FI resistono, anche se maltrattati, i germi e i geni di una politica liberale. E ora che non ci sono più gli alleati strangolatori e che molti personaggi opachi se ne sono andati, noi liberali pratichiamo lealmente la linea “entrista”: entriamo cioè dove il terreno è fertile e amico, bruciando invece i ponti con gli agitati forconati. L’idea è quella di costruire una Europa nuovissima fondata anziché sulla moneta comune – che pure deve esistere, ma con una diversa Banca centrale – sulla ricchezza comune, di cui noi italiani siamo i massimi detentori: l’enorme bacino dei beni culturali, che non sono le colonne cadute fra le ortiche o il solito restauro di Pompei – che deve essere un “bene culturale europeo” – ma qualcos’altro. Qui non si tratta soltanto di far fruttare bene il passato, ma di far scattare la molla del futuro. L’Italia ha sempre prodotto creatività ad un tasso altissimo e costante. Ma ora gli italiani, specialmente giovani, sono stanchi, smarriti sempre più furiosi e attratti da mestatori confusi. E’ ora di chiudere la guerra civile mentale degli ultimi vent’anni e voltare pagina. Già esistono i piani, le energie, i cervelli e persino i soldi. Basta smettere di lamentarsi e cominciare. Per questo l’Europa è fondamentale: altro che uscirne. Dobbiamo rifarla a nostra immagine, se siamo bravi: per questo piano io chiedo il vostro voto”. Paolo Guzzanti
