Bastia

Festa di popolo in nome della pace

Presentata la Marcia Perugia-Assisi di domenica prossima: hanno già aderito 95 province e 513 città italiane

PERUGIA “Quella di domenica prossima sarà una marcia grande,nonostante la crisi”ha annunciato Flavio Lotti, coordinatore del Comitato promotore della Marcia PerugiAssisi, ieri mattina nel salone d’Onore di palazzo DoniniaPerugia. Alla presentazione della ventesima edizione della PerugiAssisi,che partirà il 19 ottobre alle 8,30 dai giardini del Frontone, sono intervenuti Fabrizio Bracco, assessore alla Cultura della Regione Umbria, Urbano Barelli,vicesindaco del Comune di Perugia, Erika Borghesi,neoeletta consigliera della Provincia di Perugia, padre Enzo Fortunato e padre Egidio Canil del Sacro convento di San Francesco di Assisi,Giuseppina Gianfranceschi della Tavola della pace, Stefano Ansideri, sindaco del Comune di Bastia, Raffaele Goretti di FishUmbria,Ulderico Sbarra, segretario generale di Cisl Umbria e ZairaChokri dei Giovani musulmani di Perugia. Lotti ha sottolineato che alla marcia partecipata l’intero Paese, “dalle piccole associazioni a tanti pullman”,proverranno da 95 province e 513 città italiane, ma ha anche ricordato che su 253 enti locali nazionali, 49 sono umbri,un dato che “farebbe molto piacere ad Aldo Capitini”.Alle tradizione pacifista umbra, ricordando non soltanto quella d’ispirazione religiosa , rappresentata da San Francesco,ma anche quella laica, di cui fu esponente Capitini, si è rivolto Bracco, che ha riportato l’esperienza di Franco Rasetti,fisico umbro dei ragazzi di Via Panisperna, che si rifiutò negli Stati Uniti di partecipare alle ricerche scientifiche per l’industria bellica. Sono umbre anche 14 delle oltre 100 scuole provenienti da tutta Italia che apriranno e chiuderanno il corteo nell’anniversario dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, ponendo simbolicamente fine ad un centinaio di anni di conflitti ed inaugurando un nuovo periodo di pace. La Borghesi ha affermato che la Provincia ha per statuto la difesa degli ideali di pace, giustizia e libertà,rivendicando un ruolo attivo pure per l’Europa “non silente,ma di mediazione e di aiuto verso i popoli mediorientali, dell’Est Europa ed africani”.Sul concetto di non violenza,francescano e capitiniano, nella sua declinazione di attenzione per l’ambiente e l’ecologia, temi sui quali ha anticipato un approfondimento nei primi mesi del prossimo anno,“patrimonio che qualifica l’Umbria all’estero”, ha insistito Barelli.I due padri francescani hanno parlato di “festa corale” e “sinfonia di colori” rimandando le ulteriori considerazioni alla sosta domenica della Marcianella loggia del Sacro convento, prima dell’arrivo conclusivo alla Rocca di Assisi. L’altra tappa a Bastia è stata segnalata da Ansideri, che ha aggiunto ai temi sollevati quello della fraternità, che Sbarra ha indirizzato verso i lavoratori dell’Ast in sciopero a Terni e Goretti per i disabili ed il superamento di ogni descriminazione. Reduce da una delle 39 marce locali, la Gianfranceschi ha rilanciato l’iniziativa intrapresa dalla scorsa edizione,mentre la Chokri ha levato un appello a tutti i giovani musulmani “siate presenti per dire che il terrorismo islamico non ci appartiene”.
Stefania Piccotti

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