Costituito il Comitato di coordinamento sociale: iniziativa di formazione
di ADRIANO CIOCI
BASTIA – Si è costituto da alcune settimane il Comitato di Coordinamento sociale, promosso dal Comune e formato dalle associazioni che localmente operano nel settore del volontariato.
Il primo atto di questo organismo è la formazione di personale qualificato nel progettare e gestire progetti nell’ambito del sociale. Una iniziativa che viene appoggiata e seguita con attenzione anche dal sindaco Francesco Lombardi.
Su proposta dell’Uvisp è stato dato avvio al corso di “progettista di interventi di sviluppo”, il cui primo incontro si è svolto nei giorni scorsi presso la Sala della Consulta.
I trentotto partecipanti all’iniziativa, che viene interamente finanziata dal Centro Servizi per il Volontariato di Perugia, in collaborazione con il Cesvol locale, sono impegnati nello studio delle varie caratteristiche di un progetto, dallo studio di fattibilità alle sue valutazioni fino alla rendicontazione finale.
«Al termine del corso – osserva l’assessore comunale ai servizi sociali Giorgio Antonini – sulla base delle ulteriori competenze acquisite, le associazioni del territorio saranno in grado di formulare progetti esaminati successivamente dal Comitato. Questa è la dimostrazione di come il Comitato stesso sia stato costituito per andare incontro alle esigenze della città, sostenendo l’attività del Comune rispetto alle crescenti esigenze che vengono da una comunità in continuo sviluppo».
Sono numerose le associazioni bastiole di volontariato che hanno come finalità aspetti spiccatamente sociali. Gli ambiti sono quelli dell’assistenza agli anziani, ai disabili, ai soggetti bisognosi in genere, alle problematiche legate al terzo mondo.
Il ruolo crescente del terzo settore a Bastia è confermato da alcune iniziative di particolare successo in ambito cittadino. Ad esempio l’associazione ”Il Giunco” si è occupata del verde pubblico, con l’opera dei genitori e dei disabili stessi. Nei giorni scorsi è stata posata la prima pietra per la costruzione della ”Casa di Jonathan” una struttura per ospitare soggetti svantaggiati privi di assistenza familiare. Alla stazione ferroviaria opera una cooperativa sociale che offre lavoro a soggetti con handicap. Altri volontari, ”Gli amici del Chiascio”, curano il percorso e gli animali lungo l’area verde del fiume.
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