Bastia

A Bastia arriva il circo la Lav attacca il Comune

Il tendone con gli animali è posizionato nella zona industriale. «Vanno tutelati»

«Le inchieste dimostrano sofferenze l’amministrazione cambi regolamento»

IL SINDACO ERIGO PECCI CHIARISCE:«LE AUTORIZZAZIONI SEGUONO REGOLE NAZIONALI»

LA PROTESTA
BASTIA UMBRA Scatta la protesta della Lav dopo l’arrivo di un circo con animali nella zona industriale. La Lega antivivisezione denuncia le condizioni di sofferenza a cui sarebbero sottoposti gli animali e solleva dubbi sul valore educativo di questi spettacoli, in particolare per i bambini. L’associazione chiede all’amministrazione comunale un impegno deciso a tutela del benessere animale. Il Comune richiama i limiti posti dalla normativa nazionale, ma conferma l’intenzione di aggiornare il regolamento comunale per la tutela degli animali, fermo da diversi anni. Ad intervenire pubblicamente sono Graziella Crescentini Gori, responsabile Lav per Perugia, e l’attivista locale Susanna Fortebracci. Secondo le due portavoce, gli spettacoli con animali rappresentano una pratica superata e incompatibile con una società che promuove il rispetto per ogni forma di vita.«Numerose inchieste e filmati mostrano come l’addestramento, anche quando definito ‘dolce’, sia spesso basato su coercizione, percosse e privazioni – dichiarano -. Le condizioni di vita imposte agli animali nei circhi non possono più essere considerate accettabili». Un altro punto critico, secondo la Lav, riguarda l’impatto formativo sugli spettatori più giovani: «Il circo, con la sua atmosfera gioiosa, attira famiglie e piccoli spettatori – osservano – ma la vista di animali costretti ad azioni innaturali può trasmettere un’idea distorta, dove la sopraffazione viene percepita come normale o persino divertente». Molti psicologi ritengono che tali spettacoli possano ostacolare lo sviluppo dell’empatia, contribuendo a creare una risposta emotiva errata di fronte alla sofferenza altrui: «Si rischia di alimentare indifferenza o aggressività, non solo verso gli animali, ma anche tra esseri umani». Per queste ragioni, la Lav rinnova la richiesta di abolire l’impiego di animali nei circhi e sollecita l’amministrazione comunale a concretizzare l’impegno per un nuovo regolamento, finora rimasto incompiuto. «Non bastano le intenzioni – aggiungono – servono scelte coraggiose e atti concreti». Il sindaco Erigo Pecci chiarisce che le autorizzazioni ai circhi seguono regole dettate a livello nazionale: «La legge delega del 2022 prevede il graduale superamento dell’uso di animali, ma l’attuazione è slittata al dicembre 2026». Nel frattempo, l’amministrazione comunale conferma di essere al lavoro su un nuovo regolamento, che introdurrà norme più dettagliate per spettacoli, detenzione e custodia degli animali, includendo misure di prevenzione, salute pubblica e sensibilizzazione sul rispetto degli esseri viventi. Mentre in Italia oltre 2000 animali risultano ancora impiegati nei circhi tradizionali, alcune realtà stanno scegliendo strade alternative. Tra queste, il circo Medrano, che ha rinunciato agli animali per puntare su acrobati, giocolieri, danzatori ed altri artisti.
Massimiliano Camilletti

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