Bastia

A PROPOSITO DI MEZZE VERITÀ

Mi sento in dovere – nei confronti dei cittadini – di fare un po’ di chiarezza.
Continuano – infatti – a circolare “mezze verità” sulla riqualificazione del verde che insiste nell’area Fatigoni.

Per tutti coloro che hanno seguito la diretta streaming dell’ultimo Consiglio Comunale, non apparirà poi così misterioso il motivo per cui il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, tramite il proprio rappresentante Marcello Rosignoli, non abbia voluto votare a favore della mozione presentata dal consigliere Renzini (e conseguentemente contro l’intervento migliorativo del verde dell’area Fatigoni, che consente la realizzazione successiva di un campo da calcetto).
Una tematica “senza colore politico“, sostiene il consigliere Renzini: non dovrebbe stupirsi allora che il consigliere Rosignoli abbia espressamente approvato il progetto di riqualificazione (“sinceramente sono rimasto colpito (…) mi è sembrato un miglioramento consistente rispetto a quello che era il campetto dei Fatigoni“), che andrà a migliorare uno spazio finalmente vivibile a pieno per attività ludiche, ma anche di relax, passeggio e svago in generale, che consenta anche alle mamme, ai più piccoli e agli anziani di godere dell’area.
Non un episodio isolato, ma una parte – importante – di un programma mirato, come dimostrano gli interventi su altri verdi e spazi aggregativi quali via Morandi ad Ospedalicchio, il campetto da basket di via Trentino Alto Adige e quello – che partirà a breve – in via Monte Vettore; accanto a questo, sono stati sostituiti c.ca 120 corpi illuminati, nelle aree verdi, per garantire maggiore sicurezza e decoro.
E non solo il Movimento 5 Stelle si è schierato dalla parte del buon senso: anche il Partito Democratico, in particolare con l’intervento dei propri consiglieri Furiani e Borgarelli, ha risposto alla mozione del consigliere Renzini. “Ogni decisione che viene presa dev’essere presa in base al momento storico in cui questa viene affrontatata e chiaramente il momento storico che riguarda l’argomento di cui stiamo parlando è quello attuale, che non è certo quello di 47 anni fa – queste le parole del consigliere Furiani, che continua – Mi sembra di capire che dalla mozione c’è da parte vostra un’esigenza e mi sembra anche che quest’esigenza non sia stata negata. E allora, mi viene da dire: di che cosa stiamo parlando? Di che cosa parliamo, se in questa diapositiva vedo area giochi e svago. (…) Avrei preferito che voi foste portati d’innanzi ai nostri uffici tecnici a spiegarvi come sarebbe stato possibile svolgere e attuare le vostre richieste in quell’area. (…) Da parte nostra c’è la massima intenzione ad accogliere le istanze dei cittadini, ma è necessario che le istanze dei cittadini siano inserite in un contesto normativo e di rispetto di regole“.
Offese e mancanza di rispetto“, nonostante la presenza di molti giovani ai quali avremmo dovuto dare un esempio positivo circa il rispetto delle regole e – soprattutto – del pensiero altrui, sono volate in aula, spesso gratuite e rivolte contro la mia persona e, altrettanto spesso, durante il mio spazio di intervento.
Mentre il consigliere Renzini spiegava legittimamente la ratio della sua mozione, nessuno si è permesso di aprire bocca; al contrario, il consigliere Renzini ha manifestato più volte il proprio dissenso pur non avendo diritto alla replica in quel frangente, interrompendo le altre esposizioni.
E così la cittadina “allontanata dall’aula dal Presidente Santoni“, la quale era stata avvisata più volte che non le era consentito intervenire durante la pubblica adunanza – ex art. 36 del Regolamento per l’organizzazione e il funzionamento del Consiglio Comunale.
E se non ho accettato il pallone offertomi dal consigliere Renzini, al termine della discussione, dopo aver ricevuto continuamente offese personali e ingiurie, i cittadini capiranno. Non voglio essere l’adulto che “toglie” il pallone ai ragazzi, ma voglio essere l’amministratore che lavora per garantire spazi godibili al meglio da tutti i cittadini: dai giovani appassionati al gioco del calcio, alle famiglie, agli anziani, nel rispetto delle regole di sicurezza e di buona convivenza.

De te fabula narratur, cara Fabrizia.
Forse non è stato il modo migliore di “insegnare” il rispetto delle regole e del pensiero altrui ai giovani spettatori del Consiglio Comunale.

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