Bastia

AGRIUMBRIA ROVENTE “NO AGLI AGRICOLTORI TRATTATI DA BANCOMAT”

L’EVENTO Nella seconda giornata della grande mostra P monta la protesta contro i provvedimenti della legge di stabilità

di Cristiana Costantini

BASTIA UMBRA – “No all’applicazione dell’Imu sui terreni agricoli. No alla riduzione dell’assegnazione del gasolio agricolo, decurtato del 23%. No ai ritardi di Agea, un sistema inefficiente che pesa sulle spalle degli agricoltori”. Sono questi alcuni dei punti della protesta che ieri, nella salaMaschiella di Umbriafiere all’interno dellamanifestazioneAgriumbria, la direzione regionale della Confederazione italiana agricoltori ha mosso nei confronti delle recenti decisioni di Parlamento e Governo conla previsione dellalegge di Stabilità 2015. Una giornata in cui si è anche discusso delle strategie di sviluppo alla luce delle nuove normative in ambito di agricoltura e zootecnia, con riguardo alle novità della nuova programmazione europea 2014-2020. “Questa giornata è per noi un’occasionepermobilitarela nostra categoria e perinvitare tuttii presenti a partecipare alla manifestazione nazionale di protesta che si terràmartedì a Roma – ha spiegatoMircoBiocchetti, membro della giunta regionale Cia dell’Umbria – sarà una grande mobilitazione davanti ai principali ministeri perché non possiamo rimanerein silenzio di fronte aqueste scelte ostili verso gli agricoltori che vengono considerati come bancomat dove prelevare risorse fresche per le casse in rosso dello Stato”. Durante la mattinata di dibattito, ha avuto luogo anche l’assemblea regionale straordinaria della Cia dell’Umbria, con un ricco ordine del giorno proposto dal presidenteDomenicoBrugnoni che si è conclusa con una delibera all’unanimità che ha sottolineato come, considerata l’indifferenza di Governo e Parlamento nei confronti delle esigenze degli agricoltori, la Cia intende “proseguire con maggiore forza edeterminazionelabattagliaper affermareil ruolo fondamentale dell’agricoltura perl’economia e la società e per reclamare unamodifica radicale delle disposizioni di legge che penalizzano il settore. Di aderire inoltre alla protesta che si terrà aRoma con la più ampia partecipazione di agricoltori umbri nei presidi previsti in piazza a Montecitorio, davanti ai ministeri dell’economia e della finanza,per ribadire chela politicadovrebbe dimostrare più attenzione per il comparto in quanto senza gli agricoltori lo slogan di Expo 2015, nutrire il pianeta energia per la vita, rischia di diventare un grande bluff”. “È importante che venga approvato al più presto il nuovo Psr e servono anche dellemisure urgentissime,perchéla situazione è abbastanza critica – ha spiegato Brugnoni – martedì prossimo Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane si uniranno per far sentirela propria voce, per richiedere alla politica di prestare attenzione al mondo agricolo che spesso presenta dei dati positivi falsati che annebbianole reali e gravi difficoltà cheinvece vive. Deve esserci consapevolezza della realtà”. Agriumbria ha fatto anche da sfondo, nella giornata di ieri, alla firma dell’accordo tra Cia e Confagricoltura riguardo all’argomento delle fattorie didattiche. “Nei confronti dell’agricoltura ci vuole che ci si muova insieme e queste due associazioni,Cia eConfagricoltura – hanno capito che per quanto riguarda le fattorie didattiche è necessario un percorso congiunto che possa spiegare come la fattoria didattica è unapartedellamultifunzionalità dell’agricoltura che fa didattica del mondo rurale, argomento centrale inquesto periodo storico -ha spiegato Antonio Lattanzi coordinatore fattorie didattiche Cia – Expo 2015, al di là dell’esposizione dei prodotti, rappresenta la riscoperta e la rimodulazione di un’agricoltura mondiale che si avvicina sempre di più alle esigenze del mondo degli uomini e non solo dell’economia – ha sottolineatoLattanzi – la multifunzionalità non è solo produzione di cibo ma è anche testimone di un ambiente rurale di un prodotto che non è solo fine a se stesso ma è il tramandare una tradizione, una cultura popolare, un amore perla terra di cui nessuno parla più, il mondo rurale è questo”.MassimoNocca, presidenteCipaat ha affermato: “Su questi argomenti abbiamo fatto dieci incontri perinformare sulle novità del settore zootecnico a partire dalla riforma dellaPac fino alnuovoPsr.Poi abbiamo trattato altri argomenti, come l’accesso alle misure di produzione energetica con metodi alternativi e rinnovabili fino al benessere animale – e conclude – questo è un convegno che riassume tutto ciò che è stato fatto sul territorio”.

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