Bastia

“All’Esperia, Fellini raccontato dalla “vivavoce” di chi lo ha conosciuto: Sandra Milo e Gianfranco Angelucci”

miloStagione 2014/2015 Cinema Teatro Esperia

Ci siamo quasi. Dopo il successo degli appuntamenti cinematografici con alcune delle più belle opere di Federico Fellini, ecco la data più attesa. Il 21 Febbraio con due importanti protagonisti della cultura e della storia del cinema italiano: Sandra Milo e Gianfranco Angelucci. Da non perdere!

Bastia Umbra, 17 febbraio 2015. Arriva finalmente l’atteso appuntamento del 21 febbraio al Teatro Esperia di Bastia Umbra. Sandra Milo, musa ispiratrice di Federico Fellini, nel teatro cittadino per raccontare la sua esperienza di vita al fianco del grande genio del cinema. Un racconto che comincia il pomeriggio alle 18.00 con un incontro nel foyer del teatro dove l’attrice, intervistata da prof. Sebastiano Giuffrida, descrive il mondo di Fellini, i retroscena, le curiosità. Insieme a lei il prof. Gianfranco Angelucci, sceneggiatore  del  film  di Federico Fellini “INTERVISTA” (1987), Premio Speciale della Giuria a Cannes e Primo Premio al Festival di Mosca. Scrittore, regista, giornalista, docente d’Accademia, è stato suo amico e collaboratore per più di venti anni del grande regista. Dal 1997 al 2000, per incarico della famiglia e del Comune di Rimini ha diretto la “Fondazione Federico Fellini”, attuando un intenso programma di acquisizioni, di convegni, di pubblicazioni e mostre per onorare la memoria e la figura dell’artista.

Il prof. Angelucci porta una testimonianza importante sul grande regista riminese, e presenta le ultime opere a lui dedicate “Sogni e bugie di Federico Fellini” e “Giulietta Masina attrice e moglie di Federico Fellini”.

Al termine dell’incontro un aperitivo e poi tutti in sala, alle ore 21.00, per lo spettacolo “Federico … come here!” che vede in scena la Milo con un cast di attori , ballerini, acrobati e cantanti  per dare forma a un caleidoscopio di emozioni e atmosfere.

Lo spettacolo è un romantico “amarcord” di rievocazioni legate al grande regista. Sul palcoscenico va l’eleganza di un’epoca in cui il cinema si faceva sognando… e faceva sognare.

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