Bastia

Anche l’autopsia per il cigno ucciso a bastonate

 Continua a far parlare la morte del bell’esemplare di un maschio di cigno reale, causata da una bastonata inferta al collo, la parte del corpo dell’animale più sensibile e delicata. Come ovvio, “Gli amici del Chiascio” stigmatizzano tali episodi, segno di inciviltà e di mancanza di rispetto per la natura. Ma parallelamente a questo, l’associazione ha colto l’occasione da questa brutta esperienza per effettuare delle analisi di laboratorio, i cui risultati – che saranno pronti a giorni – dovranno accertare se ci sono delle infezioni, delle malattie, come ad esempio la salmonella nel cigno. Se queste analisi da-ranno esito positivo, si dovrà pensare ad intensificare i controlli lungo il percorso verde. Questa problematica, se dovesse verificarsi, potrebbe essere legata anche alla massiccia presenza di nutrie, più volte denunciata dall’associazione, che se non controllata potrebbe provocare anche seri problemi di igiene per gli animali che vi dimorano. Tornando l’episodio che è solo l’ultimo in senso cronologico, il percorso verde di Bastia Umbra non è nuovo a simili vicende sia a danno di animali che di cose. Infatti, di frequente accade che le staccionate, le panchine e le -passerelle siano danneggiate o imbrattate con scritte di vario genere. Per non parlare poi dei lampioni che illuminano la passerella che collega Villaggio XXV Aprile con le poste, dove ogni tanto ce n’è qualcuno rovinato.
ROSITA BRUFANI

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