Bastia

Assisi e Bastia, corsa difficile

Candidati “stretti” tra Foligno e Perugia. Ci riprova Mantovani.Il caso Bettona
 
Nella Cdl lite sul voto utile. Ulivo: il nodo del dopo Brozzi


ASSISI – Da territorio di cerneria a territorio di conquista. Gli osservatori più attenti hanno tirato giù un’analisi impietosa per l’asse Assisi-Bastia Umbra. Troppo vicino a Perugia per crescere, troppo vicino a Foligno per non subire la voglia di “grandeur” de “Lu centru de lu munnu”. Naturalmente, in questo e in quel caso, dal punto di vista politico, anzi della caccia alle preferenze. E le analisi che hanno preceduto la formazione delle liste, fanno capolino anche in piena campagna elettorale. Il “chi porta chi” diventa lo sport più in voga per capire come andrà a finire. Previsioni fosche per riportare a casa una presenza in consiglio regionale che Assisi o Bastia Umbra hanno sempre conquistato dalla fine degli anni Ottanta? Ipotesi concreta sul tappeto che vuol scongiurare il pattuglione dei candidati. Certo l’analisi su quello che succederà all’ombra della basilica di San Francesco, non può prescindere non solo da chi è in corsa ma anche da chi è rimasto ai box. Dopo due legislature e un bel pacchetto di preferenze resta al palo Vannio Brozzi (Ds) vice presidente uscente di palazzo Cesaroni e, per qualcuno, assessore ombra di Bastia e dintorni. Per un Brozzi che non c’è più, riprova la sfida Massimo Mantovani . L’ex leader di An (una legislatura e mezza sui banchi della Regione), corre, stavolta, con i colori di Forza Italia. Un passaggio che ha fatto rumore e che era stato anticipato dall’uscita da Alleanza nazionale e dalla nascita di una lista civica che ha portato Mantovani in carrozza nel consiglio comunale di Bastia Umbra, svuotando di voti proprio gli ex amici di An. Già, le sfide traversali dentro la stessa coalizione. Se la CdL a Bastia si affida a Mantovani, più ampio il ventaglio di candidati che parte da Assisi. Vecchie volpi della politica come Gianfranco Costa (ex sindaco) che con l’Udc ha già sfiorato il seggio alle provinciali di giugno ed Eraldo Martelli , assessore ( dal 1997) all’Ambiente di Alleanza nazionale nella giunta Bartolini. C’è poi un neofita delle sfide elettorali: Massimo Balzana , medico, scelto da Forza Italia. Ma dentro il Polo tra Forza Italia e Udc è fresca la polemica per il “voto utile”. Proprio per il centrodestra la tornata regionale diventa, nella città Serafica un test in vista delle elezioni comunali del prossimo anno. Un test atteso anche dall’Unione che quanto a candidati gioca la carta di Loredana Capitanucci (Udeur) coordinatrice regionale del movimento delle donne del partito di Mastella. Discorso diametralmente opposto per Bastia Umbra dove, Mantovani a parte, è da sinistra che si muovono la maggior parte delle candidature. Uniti nell’Ulivo punta su Erigo Pecci , fresco segretario dell’Unione Comunale dei Democratici di sinistra: riuscirà a rinverdire i fasti (preferenze, cioè) di Brozzi? Rifondazione Comunista punta su Luigino Ciotti , consigliere comunale, ex assessore, già candidato a sindaco il giugno scorso; mentre i Comunisti Italiani si giocano, in una delle realtà della regione dove vanno meglio, la carta di Enrico Angeletti . Un occhio di riguardo merita la piccola Bettona. Sono cinque i bettonesi in corsa per uno scranno a palazzo Cesaroni. E se Paolo Baiardini (Ds) sta nel listino della presidente Lorenzetti, parte dalla terrazza sulla valle umbra il tentativo di bis di Giorgio Bonaduce , stavolta con Rifondazione. Sono loro i pezzi più in vista della campagna elettorale divisa, solo sulla carta, per campanili. In corsa anche Benedetta Bartolini , studentessa, del Nuovo Psi, Enzo Proietti , coordinatore provinciale dell’Italia dei Valori nella lista “Verdi e Italia dei valori”. Sempre nel centro sinistra c’è Gianni Pippi , impiegato, di Uniti nell’Ulivo.
Luca Benedetti

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