Ormai è tutto pronto da mesi, ma mancano ancora le nomine dal ministero
Si tratta del primo nucleo cinofili dei carabinieri in Umbria
MASSIMILIANO CAMILLETTI
Il legame tra cane e conduttore è molto forte: gli animali seguono sempre i propri conduttori in ogni spostamento operativo o trasferimento di servizio. Nella caserma inoltre è stata realizzata un’infermeria e una cucina per questi animali. Nel piano superiore sono stati ricavati invece gli alloggi per gli uomini dell’Arma. La caserma prevede anche un’area verde riservata all’addestramento dei cani. Una scelta dettata dal fatto che questi animali restano permanentemente in attività di addestramento anche quando hanno raggiunto il nucleo di destinazione. In una regione divenuta un importante crocevia dello spaccio di sostanze stupefacenti le unità cinofile potranno recitare un ruolo fondamentale nelle operazioni antidroga qualora i controlli preventivi e le perquisizioni vengano effettuate con il loro ausilio. Ma il fiuto dei cani sarà prezioso anche nella ricerca di esplosivi e di persone scomparse. Il nucleo cinofili, il cui ambito di azione si estenderà su tutto il territorio regionale, sarà posto alle dipendenze del comando regionale dei carabinieri. Oggi in caso di necessità le singole stazioni dei carabinieri sono costrette a chiedere l’intervento del centro cinofili di Firenze, oppure a rivolgersi alla guardia di Finanza che a Castiglion del Lago ha un centro di allevamento e addestramento di cani molto grande.