Un palazzo di Bastia è divenuto la dimora dei volatili
Una petizione per chiedere interventi
MASSIMILIANO CAMILLETTI
Di certo la puzza che il palazzo sprigiona non svolge una funzione promozionale a favore di queste attività.
A nulla è servita nemmeno l’ordinanza con cui l’allora sindaco Lazzaro Bogliari invitava i titolari delle abitazioni a chiudere tutti i possibili siti di nidificazione. I piccioni hanno rotto infatti le reti che impedivano l’ingresso nella casa attraverso le finestre. Esasperati residenti e negozianti hanno dunque deciso di prendere di petto la situazione promuovendo una raccolta firme in calce ad una petizione in cui chiedono la bonifica del palazzo e il ripristino di condizioni igieniche adeguate nell’intera via. Una volta terminata la raccolta firme il documento sarà inoltrato all’amministrazione comunale e all’asl numero 2 nella speranza che chi deve intervenire provveda a farlo quanto prima. Potrà apparire superfluo ma è bene ricordare che i piccioni sono portatori di circa 60 malattie, alcune delle quali mortali e contagiose per l’uomo e per gli animali domestici, i cui agenti patogeni vengono trovati nei loro escrementi