Bastia

Bastia, Cannara e Angelana La fortuna è nei settori giovanili

di Leonello Carloni

BASTIA UMBRA Mentre la serie A e la B, vedono oramai ampia luce in fondo al tunnel della crisi, ipotizzando una ragionevole ripartenza, tutto questo è più complicato tra i dilettanti. La ripresa completa delle attività agonistiche, si allontana ogni giorno di più. “Non so che dire, attendo anch’io indicazioni”. Questa la risposta del presidente del Cannara, Alessandro Baldacci.

QUI BASTIA Idem a Bastia. Il diggì Mauro Cuppoloni, infatti, dopo aver fissato e rimandato per ben tre volte la ripresa degli allenamenti, è in attesa insieme a mister Ortolani di conoscere eventuali sviluppi. Anche  il  presidente Sandro  Mammoli non ha notizie al riguardo.”Il periodo era già molto difficile e con questa improvvisa crisi non vedo alcun sbocco”. Tutto fermo di conseguenza anche nel settore giovanile. E’ saltata l’edizione del Torneo Città di Bastia e quella del Bastia Cup. Manifestazioni queste che vedevano la partecipazione di tante società con le proprie squadre che partivano dalle categorie Esordienti fino alla squadra Juniores. Tutte le sere delle gare era in funzione un servizio di ristoro frequentato da tanta gente e utile alle casse societarie.

QUI ANGELANA Anche nella vicina Santa Maria degli Angeli le cose non vanno meglio. Uno dei suoi massimi dirigenti, Simone Tarpanelli, è seriamente preoccupato per il futuro societario. Improvvisamente sono venute a mancare le risorse della “Festa del Ponte Rosso” che consentivano alla dirigenza di chiudere senza affanni la stagione in corso e di programmare la prossima. Per fortuna però, sia Cannara, che Bastia e Angelana, hanno un proprio settore giovanile su cui gioco forza dovranno attingere a piene mani una volta che verrà dato il via alla prossima stagione, senza così far ricorso a qualche giocatore cosi detto di”elite”. Ci apprestiamo a vivere una campagna acquisti con conseguenti trasferimenti decisamente diversa dagli anni passati. Tutti a dieta, ferrea e obbligata. Prepariamoci a un calcio diverso, fatto di sacrifici e sempre più vicino alla realtà economica del proprio centro di appartenenza.

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