Bastia

Bastia, c’è entusiasmo «Progetto condiviso»

Serie D Tanti tifosi in piazza Mazzini

Bastia Umbra E’ ANCORA festa nel Bastia Calcio per celebrare la permanenza in serie D che, nella scorsa stagione, ha richiesto duri sacrifici a tutti. La voglia di rimanere nel campionato nazionale dilettanti è molto sentita. Lo dimostra il raduno di tifosi e dirigenti, ieri in piazza Mazzini, a sottolineare il desiderio di stare vicini ai dirigenti, al presidente Sandro Mammoli e in questo momento al neo-allenatore Massimo Cocciari, che a Bastia è di casa e gode di ampia stima. Con il presidente c’rea anche il più anziano dei tifosi e sostenitori, il dottore Renzo Forini, che non riesce a stare lontano dal calcio. Un saluto è andato al nuovo direttore sportivo Mauro Cuppoloni, ieri allo stadio di Madrid per assistere in diretta alla finale di Champions League. Ad animare i tifosi distribuendo panini di porchetta e vino c’erano il famoso Leonardo Ferranti con il fratello Luciano e l’inconfondibile ‘baffo’ di Bagattone. «Ripartiamo da zero – ha detto il presidente Mammoli – e vogliamo spazzare anche le voci tendenziose che non pagheremmo i rimborsi ai giocatori. Una fandonia inventata per danneggiarci, quando i pagamenti finora sono stati regolari e saranno chiusi a giugno, prima dell’iscrizione. Il progetto per continuare in serie D è condiviso da dirigenti e tecnici. L’obiettivo è di fare tutto il necessario per conquistare la salvezza senza problemi e tenendo conto del bilancio». Il DS da Madrid al cellulare: «Sono soddisfatto di essere a Bastia dove procediamo di comune accordo per costruire una nuova rosa – ha dichiarato Mauro Cuppoloni -. I primi ingaggi riguardano il difensore Marco Bolletta del Cannara e il centrocampista Michele Berrettoni proveniente dal Lama». CI SARÀ qualche giocatore della passata stagione? «Nulla di definito, ma potrebbero restare Marani, Bura e Bokoko». Il criterio nelle prime scelte è di dare precedenza ai giocatori umbri. Sul Massimo Cocciari, nuovo tecnico, c’è stato l’entusiasmo di tutti per la stima di cui gode e per la conoscenza dell’ambiente. «Prenderemo ragazzi che risiedono in regione per ogni ruolo possibile e finché troveremo le disponibilità. Oltre alle capacità tecniche e agonistiche in un giocatore pesano la serietà e l’affidabilità». Torniamo al presidente: se le necessità di giocatori superassero l’eventuale ‘budget’? «Ci porremo il problema – sottolinea Mammoli – quando e se si presenterà: prima troveremo le risorse finanziarie, poi decideremo l’ingaggio». Massimo Stangoni

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