Bastia

Benvenuti nel tour delle strade sconnesse

Buche che sembrano crateri, marciapiedi disastrati messi ko dalle radici delle piante. E il verde…

BASTIA UMBRA Buche, rattoppi maldestri, dislivelli, in due parole strade sconnesse: queste alcune problematiche segnalate dai cittadini di Bastia Umbra, senza dimenticare la negligenza civica dei veicoli in sosta vietata. Se molte vie sono state oggetto di una riqualificazione, via Roma, a partire dall’incrocio con Via Giuseppe Ermini, si schiude in una marea di crateri, avvallamenti, crepe e rotture di varia dimensione. Problemi anche per lo stato obsoleto delle pensiline delle fermate dell’autobus. Lo snodo di San Rocco presenta le sue criticità in via Irlanda:un marciapiede costellato di incrinature e saliscendi, e l’altro disastrato dalle radici degli alberi. Proprio l’abbattimento di un tronco, il cui vuoto non è stato risanato, costringe i pedoni di via San Francesco a sporgersi verso le auto in transito. L’incrocio di via Siria crea una linea di spaccatura, che alza il brecciolato dell’asfalto. L’insidia, in via Ugo Foscolo, per chi deve camminare a margine del viale privo di marciapiede, viene dalla base dei pali della luce dell’impianto pubblico: cerchi concentrici di crepe inducono alla gimkana. Quanto a corsa ad ostacoli, anche le due e quattro ruote hanno il loro da fare:in via Marsala la svolta a destra è ravvivata da una piccola montagnola, sfiorata dalle auto che girano lì anche per raggiungere la vicina scuola elementare Don Bosco, ed i limitrofi giardini pubblici. In via del Sindacato,i dissesti si creano tra gli spazi privati e quelli del suolo pubblico. Anomala anche la situazione di via Fratelli Mommi, dove una carreggiata èin buono stato e quella opposta completamente rabberciata. In altri punti, come via Dante Alighieri, si è cercato di limitare i danni distribuendo toppe qua e là. Sulla via Torgianese, che da accesso al percorso verde, a non reggere è la parte di asfalto attorno ai tombini. Infine la stessa area verde offre il suo biglietto da visita, con un accesso di terriccio e detriti. All’interno più che l’erba, la voce grossa la fa l’incuria e la sterpaglia.

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