Bastia

Cade dal tetto, muore elettricista

Bastia Umbra Incidente sul lavoro nella zona industriale. L’uomo doveva montare alcuni fari

Cede il lucernaio: tragico volo sotto gli occhi del figlio


Luca Benedetti

BASTIA UMBRA – Un volo di otto metri. Finito sulla ringhiera delle scale. Un volo fatale che ha ucciso, mentre stava lavorando, Franco Giugliarelli, 54 anni, elettricista di Capodacqua. Un volo che ha avuto per testimone atterrito e impotente uno dei figli. L’uomo, titolare di un’impresa che realizza impianti elettrici (Giugliarelli lascia due gemelli maschi, la moglie e una figlia), stava lavorando, ieri pomeriggio prima delle cinque, sul tetto della “Dondi Srl”, azienda che produce macchine agricole. Franco, su quel tetto, doveva piazzare dei fari per completare l’impianto di illuminazione dell’impresa che ha rinnovato da poco la facciata dello stabile che si trova in viale Europa, ma che guarda la corsia nord della Centrale Umbra. Un intervento di routine per un artigiano esperto come lui. Ma qualche cosa è andato storto. Nello spostarsi sul tetto, Giugliarelli , forse per un malore o forse perché è inciampato, è finito sopra al lucernaio. La leggera copertura non ha retto al peso dell’uomo che è volato nella tromba delle scale. Un tonfo sordo, sotto gli occhi atterriti del figlio. Lo hanno soccorso in tanti, per primi titolari e operai della “Dondi”, ma quando l’ambulanza del 118 è arrivata nella zona industriale, per l’elettricista non c’era più nulla da fare.
Sulle cause del drammatico volo stanno indagando i carabinieri della Stazione di Bastia Umbra coordinati dalla Compagnia di Assisi guidata dal tenente Florindo Rosa e gli specialisti della Asl. Il corpo di Giugliarelli è stato trasferito all’Istituto di medicina legale del Policlinico di Perugia dove domani verrà effettuata l’autopsia. Lo ha stabilito il magistrato Sergio Sottani. E proprio dall’ autopsia e da un sopralluogo che verrà effettuato oggi, Asl e carabinieri avranno indicazioni più precise sulla causa del tragico volo.
Il primo morto sul lavoro del 2005 diventa l’occasione per la Fiom-Cgil, di rilanciare la battaglia della sicurezza. “Al di là di come sono andati i fatti a Bastia- dice il segretario provinciale, Francesco Giannini- non possiamo fare finta di nulla. L’Umbria si conferma terra di morti bianche. L’attenzione sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere massima”.


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