Bastia

Ciotti, «città con meno cemento» Aristei, «dare voce a chi non ce l’ha»

BASTIA UMBRA — Gli altri due candidati che completano il quartetto degli aspiranti sindaci sono: Luigino Ciotti, consigliere comunale uscente sostenuto da Rifondazione comunista, e Rosella Aristei, appoggiata da tre liste civiche. Perché sono scesi in campo? «Per me è stato naturale — spiega Ciotti — dare continuità alle battaglie per la democrazia partecipata, ai temi della pace, dopo aver constatato l’impossibilità di un accordo con i Ds: ma è anche conseguenza di una richiesta della gente». I primi interventi in caso di elezione? «Riattiverei il servizio per gli immigrati ’Bur Help’, lancerei il bilancio partecipativo, la consulta dei giovani; mentre mi preoccuperei di vietare la coltivazione degli Ogm, attiverei controlli contro gli abusi edilizi e sul traffico in piazza Mazzini». Quali obiettivi nei 5 anni di governo? «Costituirei una Casa della Pace e della Cultura, il consiglio dei ragazzi e l’urbanistica partecipata, prevedendo regole per la diminuzione delle cubature complessive. Insomma, per una città più vivibile». Rosella Aristei, dopo l’uscita dai Ds, «per l’impossibilità di rinnovare la politica», si è candidata «per dare visibilità ai cittadini e soddisfare l’esigenza di democrazia». «In questa ottica — secondo la stessa Aristei — nei primi 100 giorni di governo attiverei un Forum aperto sulla città e sullo sviluppo, incontri programmatici con cittadini ed associazioni per concertare il programma amministrativo e avviare la pianificazione del bilancio partecipativo. Porrei subito mano al recupero delle aree Franchi e Petrini, oltre all’ex Mattatoio per rivitalizzare il centro storico. Gli obiettivi di fondo sono la revisione della viabilità con sottopassi, rotonde e percorsi pedonali e ciclabili, parco urbano su Chiascio e Tescio, piano di arredo urbano e nuovo polo scolastico».
M.S.


 

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