Bastia

Commercio, primi segnali di ripresa Arrivano dal segmento ambulanti

BASTIA UMBRA ORA INCENTIVI PER IL ’FISSO’

BASTIA UMBRA – CI SI INTERROGA sul futuro economico della città, che fatica a ritrovare la dinamicità di un tempo e, soprattutto, a recuperare lo spirito di intrapresa che in passato fece di Bastia Umbra il Comune di riferimento per l’Umbria. La crisi ha toccato profondamente Bastia determinando la chiusura di due imprese importanti (Petrini e Hemmond). Non tutto però è stato travolto; altre imprese, piccole, sono andate avanti, mentre la Isa con il recente trasferimento nella nuova sede di Ospedalicchio è ripartita con successo. Il settore ancora in mezzo al guado è il commercio che, nonostante la ripresa del Turismo nella vicina Assisi fatica a ripartire. Segnali incoraggianti sembrano venire dal settore degli ambulanti. La fiera di Primavera, la più importante dell’anno, non è iniziata perché la domenica di marzo è stata funestata da piogge incessanti. UN CASO ampiamente smentito dai successivi mercati del venerdì che hanno segnato il tutto esaurito, con 160 banchi, quando il tempo è stato soleggiato. Anche venerdì scorso, nonostante un’alterna piovosità, le bancarelle sono restate aperte per accogliere i visitatori, anche da fuori comune. Che succede al commercio fisso? «E’ un problema che – ricorda l’assessore allo sviluppo economico Roberto Roscini – abbiamo cercato di aiutare con gli incentivi fiscali e tariffari, ma con poco successo. Speriamo che il recupero dei vicoli e nuovi spazi come quello dell’ex chiesa di S. Angelo rappresentino un valido motivo di ripresa». m.s

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