L’assessore Repice e le domeniche. Si muove Confesercenti
BASTIA UMBRA – “L’amministrazione comunale ritiene di aver agito non solo nel rispetto della normativa vigente, ma anche delle diverse esigenze manifestate dalle organizzazioni di categoria e dai rappresentanti dei lavoratori”. E’ il commento dell’assessore al Commercio, Patrizia Repice, al caso delle aperture domenicale. L’assessore ricorda i passaggi che hanno portato alla scelta delle date per l’apertura in deroga e come, nel rispetto di un protocollo a livello provinciale, era stato deciso di indicare il 9 ottobre (Fiera di San Michele) come nona apertura. Una uscita che getta acqua sul fuoco delle polemiche. Tra l’altro l’assessore spiega come lo scorso 5 settembre si sia svolto “un incontro con le parti sociali, in presenza del consulente individuato dal Comune, Andrea Kaczmareck, per acquisire tutti gli elementi necessari per un proficuo studio sulla rete di distribuzione e conseguenti piani del commercio. E’ questo il metodo che l’amministrazione comunale si è data per rendere concreta ed effettiva la partecipazione in vista della deliberazione di atti che dovranno delineare il corretto sviluppo del settore per i prossimi anni. Siamo quindi in attesa che le associazioni ci forniscano le loro indicazioni. Nel frattempo, al fine di accelerare le procedure, i nostri uffici stanno provvedendo all’attività di monitoraggio e raccolta dati indispensabile per affrontare lo studio ed i Piani”. Sul caso delle aperture domenicale interviene anche Antonio Serpulini, presidente di Confesercenti che non ci sta a passare per l’associazione di categoria che si è opposta alla deroga delle aperture domenicali. “A me risulta- dice Serulipini- che la richiesta di aprire gli esercizi commerciali oltre le otto domeniche stabilite, non provenga dalla maggioranza dei commercianti, ma al contrario sia una esigenza che promana sempre dal solito nucleo ristretto. Inoltre – aggiunge – aprire di domenica comporta un costo aggiuntivo di personale ed un sacrificio in organizzazione, quindi ritengo che sia opportuno lavorare bene durante la settimana e non caricare di significato la domenica, poiché i problemi e le difficoltà che questo settore sta attraversando non si risolvono di certo tenendo aperto di domenica”.
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