Bastia

Due milioni di false fatture, dodici denunce

Azienda di Bastia Umbra smascherata dalla Guardia di Finanza. Evase 900mila euro di imposte, coinvolto anche noto dj
ASSISI Fatture false, frode vera. L’attività illecita di un’azienda edile fittizia che operava da ‘cartiera’ (per emettere cioè fatture false), è stata smascherata dai Finanzieri del Comando Provinciale di Perugia grazie all’operazione denominata «Paper-Gratis». Il finto operare
dell’impresa, con sede a Bastia Umbra, ha portato all’evasione di ben 900 mila euro di imposte, attraverso l’emissione di fatture per operazioni inesistenti del valore di oltre 2 milioni di euro. Dodici sono state le persone denunciate: due i titolari dell’azienda edile bastiola, gli altri operanti nelle zone di Padova e Venezia dove l’attività si era ramificata.
Tutto è cominciato come una «semplice» verifica fiscale operata dalle Fiamme Gialle appunto all’impresa bastiola consentendo alla fine di scoprire una frode milionaria, ramificatasi in diverse aree del Paese. L’impresa verificata, formalmente operante nel settore edile, era stata
costituita con l’unico obiettivo di fungere da «cartiera», ossia per emettere fatture false. L’impresa, situata in Umbria, era solo il primo anello di una catena di attività che ha portato all’evasione di ben 900 mila euro di imposte, tramite l’emissione di fatture per operazioni inesistenti pari a oltre 2 milioni di euro. Lo sviluppo delle indagini ha infatti consentito di
scoprire altre imprese, aventi sede nelle province di Padova e Venezia (una delle quali facente capo a un noto deejay, anch’egli ideatore e artefice della truffa), che fungevano da «schermo», annotando le fatture false per poi rimetterne a loro volta altre di importo lievemente maggiorato in favore ulteriori imprese venete, ostacolando la diretta connessione di queste
ultime con l’originaria società «cartiera» umbra, strutturalmente priva di uomini e mezzi. La complessa attività, iniziata nel 2018 dai militari della Tenenza di Assisi, ha condotto alla denuncia di 12 persone per i reati di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, tra cui anche il titolare «di fatto» dell’azienda umbra, il quale aveva tentato di eludere i
controlli intestando l’attività al proprio figlio. L’operazione «Paper-Gratis» s’inquadra nell’ambito delle attività programmate dal Comando Provinciale di Perugia e dirette al contrasto di articolati e complessi sistemi di frode fiscale, che sottraggono risorse fondamentali per lo sviluppo e la crescita del Paese. M.B.

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