Alimentare Il sito di Bastia Umbra era in mano alla Tecnofarine, a sua volta contrattata dalla Iab
Prevista la gestione in affitto ma si pensa già all’acquisizione
Marina Rosati
BASTIA UMBRA – Dopo un anno mezzo di stand by è arrivata ieri mattina la svolta per il molino di Bastia Umbria. La struttura, che dopo la polverizzazione della Petrini, era in mano alla Tecnofarine, a sua volta controllata dalla Iab (Immobiliare agricola Bastia), passerà presto sotto la gestione affittuaria della Petrini 1822 con l’impegno ribadito dall’azienda, di acquistare lo stabilimento nel più presto tempo possibile.
La svolta è stata resa nota dopo che la “1822” aveva deliberato la richiesta di affitto da avanzare alla Tecnofarine. Approvata la decisione il consiglio d’amministrazione al completo, capitanato dal presidente Maurizio Petrini, ha partecipato all’incontro tra le parti sociali e il commercialista Cucchia in rappresentanza della Tecnofarine.
La notizia è di quella che hanno un certo peso sia sotto il profilo di assetti che dal punto di vista strategico-produttivo. Sotto il primo aspetto si ricompone il filone della mangime con quello del molino. Dal punto di vista strategico produttivo’ invece la 1822 prenderà in affitto anche il marchio, relativamente al settore “farina”, (l’altra parte del marchio Spigadoro relativo alla pasta è affittato alla Spigafood) che significa l’acquisizione di un segno identificativo di prestigio, che nonostante le turbolenze societarie passate, ha continuato ad avere una risonanza nazionale importante.
Anche per questo dunque è nell’interesse del gruppo di Maurizio Petrini acquisire la proprietà del sito.
Si tratta al momento di mettere a punto gli aspetti tecnici, informando clienti e fornitori sull’avvenuto passaggio gestionale. Un’operazione che andrà a regime entro il mese di giugno. Così come per l’ex Corticella di Foligno e la Federici di Amelia, gestite entrambe dalla Spigafood è necessario, non solo l’impegno della proprietà per l’acquisto, anche in questo caso l’intervento del Tribunale per accelerare il passaggio definitivo.
Con la gestione da parte della “1822” incomincia a ricompattarsi il quadro che era venuto fuori dallo spezzettamento della Petrini.
Da una parte la Spigafood che detiene il settore della pasta con l’ex Corticella di Foligno e l’ex Federici di Amelia; dall’altra il gruppo della “1822” che diviene in questa maniera il detentore unico dell’altro filone della vecchia azienda.
Per Bastia Umbra può rappresentare una svolta importante per il recupero di prestigio e la centralizzazione del lavoro in vista dell’eventuale potenziamento del sito.
Si passa infatti da una gestione tecnica, finanziaria necessaria, ad una gestione societaria vera e propria che ha tutto l’interesse a rilanciare il sito, puntando sul nome e sulla qualità dei prodotti.
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