Bastia

Filippo ucciso, tutta la verità dalle chat sui social

La follia di FerragostoIndagini sui tabulati telefonici
e smartphone di chi era nel parcheggio
Nuove foto che ampliano la cerchia dei due gruppi. Per ora gli indagati sono 4

IL DRAMMA L’AUTOPSIA EVIDENZIA LO SCHIACCIAMENTO
AL TORACE, COMPATIBILE CON L’INVESTIMENTO

BASTIA UMBRA Delitto di Bastia,la lente si stringe su telefonate,m chat, social.È dai tabulati telefonici, ma anche dagli specifici accertamenti che verranno disposti sugli smartphone sequestrati agli indagati, che gli inquirenti sperano di trovare nuovi tasselli per ricostruire quanto accaduto tra il 14 e il 15 agosto, quando nel parcheggio di via Giontella, a Bastia, si è consumata l’uccisione di Filippo Limini Senapa, il 25enne spoletino coinvolto in una rissa e poi investito a retromarcia dall’auto in cui viaggiavano i componenti della comitiva avversaria.Il raggio su cui si concentra l’attenzione degli inquirenti è piuttosto ampio e spazia dai contatti per il ritrovo di venerdì 14 alle conversazioni avvenute nella giornata di sabato 15, prima che i carabinieri di Assisi, al comando del tenente colonnello Marco Vetrulli, arrivassero nelle abitazioni dove Kevin Malferteiner, Brendon Kosiqi e Denis Hajderlliu erano tornati a dormire dopo quelle ore di autentica follia. E mentre spuntano nuove foto che consentono di ampliare la cerchia delle due comitive, si studiano altri dettagli. Nel fascicolo, per rissa aggravata e omicidio preterintenzionale, sono per ora iscritte 4 persone. L’AUTOPSIA Ieri, intanto, nell’istituto di Medicina legale di Perugia è stata effettuata l’autopsia sul corpo del povero Filippo. Dopo gli accertamenti radiologici preliminari,con la tac total body che aveva già offerto una panoramica dei terribili traumi riportati dal ragazzo, il team guidato dal professor Bacci ha eseguito gli accertamenti necroscopici. Insieme all’equipe nominata dalla procura c’erano anche i medici legali di fiducia della famiglia Limini Senapa e quelli incaricati dalle difese. Il sostituto procuratore Paolo Abbritti ha dato 60 giorni di tempo ai suoi consulenti per depositare la relazione.Dalle prime evidenze, tuttavia, sarebbe stata riscontrata la particolare consistenza del trauma di schiacciamento al torace,compatibile con l’investimento della Opel Corsa. Gli accertamenti istologici consentiranno di stabilire meglio il nesso causale dei vari traumi e l’incidenza di ciascuno di esso sulla morte di Limini, che aveva anche “colpi” alla testa, all’addomee agli arti. Prima di essere investito, del resto, Filippo era stato colpito da pugni e calci.
IL PRECEDENTE Sono almeno tre le comunità sconvolte da questa tragedia.Quella di Spoleto, innanzitutto, dove Filippo e la sua famiglia sono molto conosciuti, ma anche quelle di Bastia e Assisi, dove gli indagati sono praticamente nati e cresciuti. Nessuna ombra nel passato del diciannovenne Brendon e del ventenne Denis,mentre Kevin balzò due anni fa alle cronache perché destinatario di una misura di custodia cautelare emessa dalla procura della Repubblica di Fermo,per una rapina con sparatoria avvenuta nell’agosto del 2018 davanti a un ristorante di Porto San Giorgio. Nella rapina rimase ferito a una gamba, con un colpo d’arma da fuoco attribuito proprio a Kevin (nella cui abitazione venne trovata la pistola), un malcapitato diciannovenne. I FUNERALI Spoleto si prepara intanto a dare l’ultimo saluto a Filippo. Se la procura della repubblica di Perugia riuscirà nella giornata di oggi a dare il nullaosta, le esequie si svolgeranno lunedì pomeriggio nella chiesa di San Pietro. In caso contrario, si pensa già a martedì.
Ilaria Bosi
Egle Priolo

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