Bastia

FONDI PNRR: CON QUALI SCELTE SI COSTRUISCE IL FUTURO?

COMUNICATO STAMPA COALIZIONE CIVICO PROGRESSISTA BASTIA

Come gruppi politici di maggioranza sentiamo il dovere di condividere con la cittadinanza alcune riflessioni sulle decisioni ereditate dalla precedente giunta.

Sia chiaro: la nostra piazza e la nostra arteria principale, via Roma, avevano bisogno di essere riqualificate. Nessuno lo mette in dubbio. Ogni comunità deve prendersi cura dei propri spazi, della propria identità e della propria bellezza. Tuttavia, la scelta di destinare i fondi PNRR esclusivamente a questa finalità merita una riflessione profonda.

Oggi festeggiamo un risultato importante: il comune vicino a noi ha inaugurato tre nuovi nidi d’infanzia comunali. Un traguardo di cui siamo felici, perché tutto il territorio ne aveva un bisogno reale e urgente. I servizi educativi per la prima infanzia sono il primo mattone su cui costruire il futuro delle famiglie, del lavoro, dell’intero territorio.

A Bastia, il nido si prepara a compiere 50 anni: mezzo secolo che racconta l’impegno di tante amministrazioni che, nel tempo, hanno creduto in una visione di progresso e di crescita. Una visione che sta in opere capaci di migliorare la vita delle persone e lo sviluppo della città.

Ed è proprio qui che si evidenzia una differenza fondamentale: ci sono scelte permanenti, capaci di ridisegnare la città per generazioni, e ci sono scelte contingenti, utili nell’oggi ma senza una prospettiva a lungo termine. I fondi PNRR erano risorse eccezionali e irripetibili, che avrebbero potuto rappresentare un salto in avanti strutturale, non solo estetico.

Ecco perché la decisione di investire risorse straordinarie per rifare una strada e una piazza, così come ci sono state consegnate, ci invita a una valutazione collettiva: cosa serve davvero alla nostra comunità quando abbiamo l’occasione di progettare il futuro con mezzi fuori dall’ordinario?

La differenza tra pensare alle prossime elezioni e pensare al futuro di una città sta tutta qui. Le risorse di bilancio ordinario devono già oggi sostenere manutenzioni e decoro; i fondi straordinari dovevano invece essere l’occasione per cambiare il volto della città, potenziando servizi essenziali come l’istruzione – si pensi, ad esempio, agli edifici delle scuole medie che attendono ancora interventi di trasformazione.

L’opposizione oggi ci sollecita su dettagli e questioni che non fanno la differenza, su scelte che non sono state lungimiranti e che – se utilizzate con intelligenza – avrebbero davvero trasformato la città e la qualità dei servizi pubblici.

La differenza tra chi vive la politica come cura del futuro e chi si limita alla mera amministrazione ordinaria è evidente. È la stessa differenza che i cittadini hanno riconosciuto con il loro voto, perché la comunità è matura e sa distinguere.

Noi continueremo a guardare avanti, con una visione chiara e con la responsabilità di ogni scelta: perché il futuro si costruisce oggi, non alla vigilia delle elezioni.

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