Bastia

“Gli investimenti in atto sull’ospedale sono la garanzia che non chiuderà”

assembleapalazzosaluteL’assemblea organizzata dai sindacati dei pensionati con i vertici sanitari è stata ricca di spunti

Dal direttore generale Legato e dalla responsabile Rosignoli arriva più di una rassicurazione

BASTIA UMBRA La chiusura del punto nascita di Assisi, le liste di attesa, i servizi assistenziali dedicati agli anziani e in generale la preoccupazione per la sostenibilità di una sanità che sul territorio viene complessivamente valutata positivamente Di questo si è parlato giovedì sera al palazzo della salute di Bastia Umbra nell’ambito di un’assemblea pubblica organizzata dalla Asl Umbria 1 con i sindacati dei pensionati. “Un ospedale che è un cantiere aperto non è certamente a rischio di chiusura – ha ribadito il direttore della Umbria 1 Giuseppe Legato riferendosi alla struttura di Assisi – e lo dimostrano gli investimenti fatti, tra cui la ristrutturazione del reparto degenze di chirurgia,l’attivazione del collegamento del 118 con la centrale operativa di Perugia, del triage al pronto soccorso, di posti letto di osservazione breve e sei in medicina d’urgenza, l’inizio tra un mese circa dei lavori per realizzazione del parcheggio”. Sulla chiusura del punto nascita,Legato e Gigliola Rosignoli,direttrice del distretto assisano, hanno ribadito che è stata una scelta dolorosa e inevitabile, necessaria però secondo i parametri del ministero anche per garantire sicurezza a donne, bambinie operatori.Tuttavia,l’offerta dedicata alla donna, dall’adolescenza al percorso nascita fino alla menopausa, è stata ampliata con il nuovo Centro donna, che si articola su un primo livello territoriale (consultorio) e un secondo livello ospedaliero di approfondimento diagnostico-terapeutico in ambito ostetrico e ginecologico e che ha prodotto in pochi mesi, con quattro ginecologi e sette ostetriche, un considerevole aumento delle prestazioni (13.941). Quanto al futuro, come ha sottolineato Legato, “è in atto una spending review per recuperare risorse da destinare al mantenimento dei servizi e ai nuovi bisogni: tecnologie,farmaci innovativi, forme di assistenza sociale e infermieristica in particolare per la popolazione anziana,che si attesta a ventimila unità su circa 61mila abitanti nell’Assisano,o non autosufficiente”.
La direttrice Rosignoli ha citato gli esempi della Residenza protetta, il centro diurno Alzheimer di Bettona (31 utenti) il centro diurno socio riabilitativo di Castelnuovo (13 utenti). Per lo sviluppo del protocollo regionale per la non autosufficienza (oltre 400mila euro nel 2014) nel mese di marzo sono già stati previsti degli incontri con il Comune. Tra i prossimi obiettivi della Asl 1 c’è anche il potenziamento dell’assistenza domiciliare.Poche le criticità,invece, sulle liste di attesa, grazie anche alla presa in carico degli assistiti per quelle prestazioni specialistiche “lunghe” come l’oculistica (111 prese in carico) mentre un ulteriore sforzo dovrà essere fatto con i medici di base per migliorare l’appropriatezza delle prescrizioni,rinnovando al tempo stesso l’invito ai cittadini di disdire le prenotazioni a cui, per qualsiasi motivo, rinunciano (il 20%). Quanto all’assistenza extra infermieristica durante il ricovero ospedaliero, altro tema emerso nel corso dell’incontro, la Asl 1 ha già predisposto una regolamentazione e delle iniziative per garantire sicurezza e competenza.

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