Non è possibile non vedere quanto squallore avvolge la nostra città: le strade, molte sono solo il ricordo, marciapiedi quando esistono sono in balia delle erbacce,le piazze quando va bene sono relegate a parcheggi selvaggi, piste ciclabili solo nei programmi elettorali, spazi dedicati allo svago e al tempo libero, inesistenti, solo centri sociali, dove, se non appartenenti politicamente, non ti permettono nessun tipo di attività ansi ti emarginano costringendoti a non frequentare.
Non è possibile non vedere le nostre piazze oramai svuotate di ogni significato, la sera non più frequentate, la piazza Mazzini il nostro cuore cittadino, sempre deserta, un ambiente diventato lunare, metafisico nel suo non essere, frequentato solo da qualche pensionato che gioca a carte e da gruppetti autoghettizzati di extracomunitari, che non fanno altro che aumentare l’angoscia e la tristezza; sono sparite anche le panchine e qua e là, compaiono fioriere malconce messe ai margini di un niente assordante, che ti fanno ricordare quando i nostri Vicini sceglievano “la Bastia” per le loro passeggiate e per il divertimento.
Oggi i giovani dove sono..? Dove vanno a divertirsi..? E i figli di chi ci amministra dove vanno per il loro tempo libero..? Non li vediamo frequentare le piazze, i centri sociali e gli ambienti di divertimento (a parte il benedetto Country, oggi l’unico posto dedicato al piacere… nella speranza che non faccia la fine della Piscina Eden Rock).
Non è possibile eliminare una Piscina Estiva, senza prima aver creato l’alternativa; per anni osteggiata per il rumore e per la insalubrità degli impianti da renderla non adatta per i nostri figli… Poi li mandiamo a fare i bagni nelle piscine dei vicini, che hanno gli stessi impianti con gli stessi possibili problemi…
Non è possibile non fare niente per creare un ambiente gradevole e pratico per la vita di ogni giorno, non è possibile non sentire il bisogno di fare piccole opere di manutenzione per sistemare le poche cose che abbiamo e renderle godibili da tutti, senza mettere in moto tutto un iter politichese per incaricare il tecnico (amico di turno) per programmare e progettare opere faraoniche che non verranno mai alla luce, solo per fare la polvere da spruzzare sugli occhi della gente che vota.
La stessa gente che si lamenta e sbraita quando qualcosa non va ma che non si sa perchè, quando va a votare continua a dare il Voto sempre alla stessa parte e alla stessa persona.
GIULIANO MONACCHIA