Bastia

I dubbi da sciogliere nel racconto di Patrizia

Ragazzo morto: la transessuale aveva parlato di un terzo uomo. La polizia non trova il bastone con cui dice di essere stata picchiata
PERUGIA Due versioni dell’accaduto (la presenza di un terzo uomo subito ritrattata),l’assenza del bastone/mazza che sarebbe stato utilizzato da Samuele De Paoli per colpire al costato la transessuale Patrizia, tanto da fratturargli quattro costole e l’evidenza, emersa dall’autopsia, di lesioni lievi sulla mano sinistra di Samuele, mentre sulla destra, probabilmente utilizzata per picchiare, ci sono lacerazioni. Infine il dubbio da sciogliere se il ventiduenne di Bastia, trovato senza vita in un fosso nella campagna di Sant’Andrea delle Fratte mercoledì mattina, poteva essere salvato. Sembra di no se, come emerso si è trattato di uno shock del nervo vago. Samuele sarebbe quindi morto di arresto cardiocircolatorio in seguito alla stretta al collo di Patrizia, nel tentativo di difendersi che ha compresso il nervo. L’indagine della procura di Perugia (pm Giuseppe Petrazzini), iscritta per omicidio preterintenzionale, mira a chiarire alcuni punti rimasti oscuri dell’intera vicenda. Da una parte le indagini, dall’altra i risultati degli accertamenti medico legali e tossicologici. Il verbale Meroledì sera in questura Pineiro Reis Duarte Hudson, ’Patrizia’ parla di due uomini: uno alla guida, l’altro (la vittima) nudo sul sedile posteriore. Negli uffici della polizia interviene l’avvocato d’ufficio Francesco Gatti (poi nominato di fiducia) ma il racconto di due uomini non torna e poco dopo dall’inizio della verbalizzazione la stessa trans cambia versione e racconta – come poi a ’La Nazione’ – di aver incontrato Samuele a San Sisto, di aver contrattato 30 euro per una prestazione ma di aver incontrato problemi all’interno dell’auto, tanto da scatenare l’ira del giovane. Sarebbe quindi stata picchiata dentro l’auto, presa per i capelli (nell’abitacolo ci sono schizzi di sangue e ciocche) e di essere stata trascinata all’esterno. Patrizia parla però anche di un bastone con cui Samuele l’avrebbe colpita al costato ma dell’oggetto non c’è traccia. Tra domani e mercoledì i medici legali Bacci e Scalise dovranno visitare l’indagata. Non è escluso che le lesioni al costato siano state provocate dai calci. Le indagini Sul fronte investigativo, gli uomini del vicequestore Gianluca Boiano mirano invece a verificare i frame delle telecamere che riprendono la Panda rossa di Samuele, a decifrare il contenuto dei cellulari sequestrati (due schede di Patrizia, una di Samuele) e a ricostruire l’assunzione di cocaina con gli amici, prima dell’incontro con la trans. «Ci sono alcuni punti fermi e altri ancora oscuri. Aspettiamo gli esiti delle indagini», dice l’avvocato Francesco Gatti. La famiglia di Samuele, assistita dall’avvocato Valter Biscotti, attende il nulla osta per la salma. Erika Pontini

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