Bastia

I traslochi del Rione San Rocco

Massimo Mantovani (FI – Cdl) chiede chiarimenti al sindaco
 
“Avrà sistemazione diversa da quella decisa in consiglio” 



  BASTIA UMBRA – Massimo Mantovani, consigliere comunale del gruppo Forza Italia – Casa della Libertà, ha richiesto al sindaco di Bastia Umbra di conoscere le procedure adottate dall’amministrazione comunale inerenti la sistemazione dello spazio assegnato al Rione San Rocco, visto che lo stesso rione ha dovuto lasciare i capannoni dell’ex Deltafina dove era situato da parecchi anni. Tra le domande che pone Mantovani ce ne è una in particolare che riguarda proprio l’individuazione dell’area. Il consiglio comunale infatti – con delibera n. 45 dell’8 giugno 2005 – aveva approvato un piano attuativo di iniziativa pubblica denominato “Rione S. Rocco”, individuando il luogo di sistemazione definitiva nell’area di via Irlanda (vicina al campo di bocce) insieme al centro sociale di via Irlanda attualmente situato in uno dei palazzi del quartiere. Una sistemazione razionale che creava insieme alle strutture esistenti uno spazio aggregativo, sociale e sportivo soddisfacente rispetto alle esigenze del quartiere e del rione. “La sorpresa – rileva Mantovani – è stata che l’attuale spazio assegnato in via provvisoria al rione non è quello approvato dal Consiglio comunale ma un altro di proprietà privata distante qualche centinaio di metri da quello deliberato. Sentiti i responsabili del rione e dell’Ente Palio (che comunque si sono attivati per tempo per assicurare al rione uno spazio per poter preparare i festeggiamenti patronali 2005), sembra che sia emersa da parte dell’amministrazione comunale una volontà di cambiare la destinazione dell’area approvata ed individuare sempre nello stesso comparto, ma in zona differente, la sistemazione definitiva del rione. “Viene da pensare – sottolinea Mantovani – che essendo in itinere una richiesta di variante, riguardante tutta l’area ex Deltafina ivi compresa la zona piscina Eden Rock, che gli spazi votati dal Consiglio comunale appena due mesi fa cambieranno destinazione d’uso”. Secondo altre informazioni raccolte sembra che il rione S. Rocco possa essere allocato nello spazio attualmente occupato dal centro d’igiene mentale. “Se tale ipotesi fosse veritiera – afferma Mantovani – ci troveremmo ancora una volta di fronte alla concezione dell’urbanistica “allegra” a favore non certo della città di Bastia e della sua funzionalità e vivibilità, ma sicuramente a favore di qualcun altro. Situare l’area definitiva del rione presso l’attuale Cim, considerando le strutture che verranno realizzate nella zona (soprattutto piscina Eden Rock), significa creare le condizioni di disagio per le attività che lì sorgeranno e per l’attività del rione i cui tempi di lavoro anche notturni certamente non sarebbero compatibili con le stesse attività circostanti. Ritornare indietro rispetto a una scelta come quella votata dal Consiglio comunale, dopo decenni di attesa per favorire altri tipi di scelta, significherebbe confermare quanto di peggio si dice sull’urbanistica a Bastia dove l’ultimo caso clamoroso è stato quello riguardante l’ex conservificio Lolli. Non vorrei – conclude Mantovani – che l’ennesimo “affaire” determinasse il definitivo prevalere di certe logiche ben note nella città. Rilevo curiosamente che, tanto per l’ex Deltafina come per l’ex conservificio come per l’area industriale di Ospedalicchio, le regie e i soggetti sono pressoché gli stessi. A proposito dell’area industriale di Ospedalicchio, il Consiglio comunale deliberò l’attuazione di un P.i.p. (piano di iniziativa pubblica) al posto di un piano di iniziativa privata dove l’evidenza di pesanti manovre speculative era più che evidente. Come mai il P.i.p. non è ancora andato avanti? Chissà, forse si aspetta il prossimo agosto per tentare l’ennesimo colpo di mano”. 
  
  Roldano Boccali  

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