Serie D- Castel Rigone e Trestina riprendono a volare
PROMOSSE
Todi: Ha aspettato Antonioni come il Godot del romanzo di Beckett. Alla fine, per la gioia dei tuderti, tanta attesa è stata ripagata dall’ottima performance offerta dal trequartista nella vittoriosa sfida di Caldine.
Bastia: Scarfone infarcisce la torta biancorossa con tanto estro: Battistelli, Galli, Invernizzi, Urbanelli dall’inizio, Sedivec e Luchini dentro a partita in corso. La via della qualità è quella giusta.
Deruta: E’ in tali condizioni di forma per cui gli riesce ogni cosa. Il meraviglioso gol-partita di Ventanni a Civita Castellana ne è la dimostrazione. Mattoni si augura che duri a lungo.
Sporting Terni: Schenardi è nato a Piacenza, ma in fondo in fondo ha un’anima un po’ napoletana. Il tecnico ternano guarda dalla tribuna il match contro la Pontevecchio per scaramanzia e i suoi vincono. Allenatore o….stregone?
Castel Rigone: Nessuno si sarebbe aspettato che Arezzo-Castel Rigone, alla dodicesima giornata di campionato, potesse essere un incontro tra due squadre in lotta per la salvezza. Lo stato di crisi dei lacustri pare però superato.
Trestina: A Pierantonio è una battaglia anche di nervi; ai padroni di casa saltano, gli uomini di Cerbella rimangono concentrati sul pezzo e si aggiudicano la posta in palio con perseveranza.
RIMANDATE
Casacastalda: Pregi e difetti dei gialloverdi emergono in maniera chiara nella sfida di vertice col Sansepolcro. Alla fine yin e yang si compensano e producono uno 0-0 utile alla causa.
Voluntas Spoleto: A volte sembra il grande Mozart, altre assomiglia di più al povero Salieri, invidioso del talento del rivale. A Scandicci passa dall’una all’altra personalità in un batter d’occhio e si fa rimontare tre gol.
BOCCIATE
Pierantonio: L’espulsione di Ciurnelli è una tegola che si abbatte sugli altotiberini e li lascia menomati. L’aggressività è spesso alleata del team di Bagnato, stavolta gli si è ritorta contro.
Pontevecchio: I rossoverdi perdono e patron Monsignori contesta la formazione schierata da mister Martini. Apriti cielo, al “Ponte” inizia così una mini guerra civile risolta con la più classica tregua armata.
Luca Vagnetti