Bastia

Il “nuovo test” di Medicina: «C’era tanto da studiare, ci sentiamo delle cavie»

Ieri a Umbria Fiere in 1200 per il primo appello del semestre filtro: a Perugia 560 posti disponibili

Il rettore Marianelli: « Una tappa importante per i ragazzi, non dobbiamo temere le novità»

IN CODA DAL MATTINO CON GLI APPUNTI APERTI FINO ALLA FINE ESAME ANCHE
PER VETERINARIA E ODONTOIATRIA

LA GIORNATA

I cartelli con la scritta “Ingresso concorso – Università di Perugia” sono piazzati già un paio di rotatorie prima del parcheggione del Centro Fiere di Bastia Umbra, che ieri mattina ha iniziato a riempirsi di buon ora. I 1200 ammessi all’esame del “semestre filtro” per Medicina, Veterinaria e Odontoiatria avevano l’indicazione di presentarsi alle 8: quello di ieri era il primo appello della selezione con cui da quest’anno accademico viene sostituito il meccanismo del test estivo per il numero chiuso. La selezione avviene dopo aver “provato” per alcuni mesi le lezioni. «Io ho paura di aver perso sei mesi – racconta Sofia, in fila con i colleghi per Veterinaria – vengo dalle Marche e per questi primi mesi ho deciso di non trasferirmi a Perugia ma seguire le lezioni a distanza, se andrà bene dovrò subito cercare una casa, forse in questo periodo sarà un po’ complicato, tra l’altro avremo le risposte definitive il 23 dicembre, tipo re-
galo di Natale…». Sì perché sono previsti due appelli per superare il semestre filtro: i risultati dell’esame di ieri saranno resi noti entro il 3 dicembre, poi c’è il secondo appello del 10 dicembre, per cui è prevista la pubblicazione proprio nella giornata dell’antivigilia di Natale. Rebecca invece arriva da Rieti, è un po’ emozionata e sotto l’ombrello in coda c’è il fidanzato a farle compagnia: «Se non ce la faccio quest’anno ritento il prossimo, altrimenti il piano B è infermieristica». All’Università di Perugia, per Medicina ci sono 450 posti disponibili (310 a Perugia e 120 a Terni) degli oltre 22mila a livello nazionale; per Veterinaria l’ateneo perugino mette a disposizione 84 posti dei 1375 e per Odontoiatria solo 25 sui 1700 di tutt’Italia. Entra chi ottiene i voti migliori in una graduatoria nazionale. Per questo agli studenti è concessa anche la possibilità di rinunciare al voto del primo appello e tentare il secondo. «Io vorrei tanto fare la veterinaria racconta Ginevra – in alternativa mi metto a lavorare nel maneggio della mia famiglia a Siena, con i cavalli, mi piacciono i purosangue…». «Sono bellissimi i suoi cavalli – aggiunge Marco, che da Fiumicino ha scelto Perugia per Veterinaria – qui siamo tanti, ma ho degli amici a Roma e lì sono molti di più, la graduatoria è nazionale e noi dobbiamo indicare più sedi, ma la prima deve essere quella in cui si sono frequentate le lezioni».
Arianna sogna di fare la genetista ed è venuta a Bastia da Urbino con la mamma e il fratello che al bar fuori dall’aula dell’esame si presta come spalla per l’ultimo ripasso: «C’era davvero tanto tanto da studiare – racconta difronte al quaderno degli appunti – e siamo i primi, non sapevamo bene come prepararci». L’esame non è uno, ma tre in uno: chimica, fisica e biologia. Per ogni materia trentuno domande a cui rispondere in 45 minuti. Filippo e Michele, umbertidesi, hanno fatto i conti cronometro alla mano: «Meno di un minuto e mezzo a domanda, vuol dire che quelle di cui sei più sicuro le devi rispondere proprio subito… ma in effetti ci sentiamo un po delle cavie, in così poco tempo non c’è stata neanche per i professori la possibilità di approfondire tutti gli argomenti del programma». «Questa è un’importante tappa del percorso formativo di studentesse e studenti e di certo è stato affrontato con passione, preparazione e determinazione – dice il rettore Massimiliano Marianelli – gli strumenti migliori per le sfide che la vita pone sul nostro cammino. In bocca al lupo a candidate e candi-dati e il mio più sincero ringraziamento a chi ha lavorato con impegno e dedizione per questa sessione d’esame: ai direttori che si sono susseguiti, al coordinatore del corso di studi, al personale, grazie a loro tutto si è svolto nel migliore dei modi. Non dobbiamo avere paura delle novità e insieme concorrere al bene della nostra comunità».
Federico Fabrizi

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