Bastia

“Il Palio de San Michele non è una sagra”

50° Ed.Palio de S.Michele 2012Gnavolini si dice critico sull’inserimento tra le feste popolari soggette a determinati vincoli

BASTIA UMBRA “Una scelta deleteria”. Non usa mezzi termini il presidente dell’Ente Palio de San Michele,Marco Gnavolini, che critica la scelta della giunta regionale di inserire anche il Palio bastiolo tra le sagre e feste popolari soggette ai vincoli del nuovo regolamento che disciplina lo svolgimento degli eventi popolari in suolo umbro.Secondo il presidente, la restrizione imposta dal regolamento che limita a dieci giorni la durata massima di sagre e feste popolari “è deleteria per il Palio, che generalmente si distribuisce in 12-13 giorni” e comporterebbe “una perdita dal punto di vista economico  che non possiamo permetterci. È giusto che ci sia un regolamento che punti ad un riconoscimento normativo delle feste autentiche,ma è importante che ci sia la sensibilità di non interpellare in questo intervento le manifestazioni che non sono semplici feste popolari, ma piuttosto manifestazioni di alto valore culturale, come è il Palio de San Michele”. Ricordando inoltre che le taverne oggi sono tra le principali fonti di introito per la realizzazione delle sfilate, Gnavolini ricorda che “tra gli obblighi imposti dal nuovo regolamento rientrano anche quelli legati all’ecosostenibilità nelle cucine”, ritenendo che sia necessario “un supporto economico ben diverso e non esiguo come annualmente ci troviamo a ricevere dalla Regione”. “Rivolgo il mio appello alle istituzioni tutte – conclude – affinché guardino alle necessità specifiche di manifestazioni come la nostra”, ricordando che il Palio “produce cultura ed eventi”, tanto da essere “registrato nel proprio marchio come “evento culturale” e patrocinato dalla presidenza del consiglio dei ministri”.

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