Bastia

Il parroco sogna una piazza più vivibile e comoda

“Ci sono solo nostre scale”


BASTIA UMBRA – Proseguono i lavori di restauro della chiesa di Santa Croce, in piazza Mazzini. Fondata nel 1295, la chiesa ha conservato nel tempo, al suo interno, affreschi della scuola di Tiberio d’Assisi e un trittico di Niccoli Alunno. Molti bastioli vi furono battezzati, cresimati e celebrarono gli eventi più importanti della loro vita. Divisa per mezzo di una grande vetrata, fu poi al tempo stesso l’Oratorio di Santa Croce e la sala Santa Croce: il primo per celebrazioni liturgiche, la seconda per attività culturali e artistiche. Fra qualche mese l’edificio potrà essere restituito ai cittadini. “A Santa Croce – sottolinea il parroco don Francesco Fongo – non dovrà essere tolta la sacralità, anche se intesa in senso non restrittivo o funzionale. La penso piuttosto come una zona museale che racconti la città nei secoli: la memoria per il futuro. Un museo vivo, animato, fruibile da tutti. Un libro aperto all’arte, la poesia, la musica, il senso sacro dell’esistenza. Sarà bello, intanto lavoriamo!” Fatto è che i cittadini invocano a gran voce spazi dove fare manifestazioni culturali su varie tematiche. Eventi pubblici per stimolare un confronto, un dibattito. L’ideale sarebbe riuscire a coinvolgere, tramite tematiche appropriate, ma non banali, anche le “comunità” altre” residenti nel territorio. Ma il parroco ha anche altri desideri, come per esempio che la piazza acquistasse una sua fisionomia architettonica più precisa. “Perchè – si chiede – sedere sui gradini della chiesa piuttosto che su panchine comode ed eleganti per riposare, leggere conversare. Si potrebbero anche installare chioschi per i libri e giochi per bambini”

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