Bastia

Il Sindaco e l’Amministrazione tutta esprimono la forte vicinanza al Bastia Calcio, allo staff tecnico, ai tanti giovani che hanno appreso la notizia della retrocessione

BASTIA UMBRA A seguito della retrocessione a tavolino del Bastia Calcio, paventata da tempo e oggi confermata da quanto apprendiamo dalla Società, il Sindaco e l’Amministrazione tutta esprimono la forte vicinanza alla Squadra, allo staff tecnico, ai tanti giovani che hanno appreso la notizia della retrocessione. La decisione del Consiglio federale della FGCI  ha confermato che le ultime 4 classificate di ogni Girone del campionato nazionale dilettanti di Serie D vengono retrocesse in Eccellenza e il Bastia Calcio è una di queste. Con un colpo di spugna l’impegno di una Squadra, di una Società è stato letteralmente annullato, senza tener conto degli sforzi e  dei sacrifici effettuati per arrivare a conquistare un posto nella serie D. Una Squadra di calcio in serie D per certe comunità come la nostra non è solo espressione agonistica e presenza di calciatori di rilievo, è tanto più: tanti nostri ragazzi sono cresciuti sportivamente fino a giocare in prima squadra; sono più di 300 i giovani che fanno parte del nostro settore giovanile. E questo lo deve sapere chi ha stabilito a tavolino di far retrocedere la nostra squadra. Oltre la squadra c’è un mondo di atleti potenzialmente competitivi, d’impegno sociale e associazionistico che non può essere soffocato da logiche squisitamente matematiche. Negli ultimi 3 anni, da quando il Bastia Calcio è passato alla guida del Presidente Sandro Mammoli, tante vittorie, una rincorsa all’Eccellenza, due anni di serie D. L’Amministrazione comunale è vicina al Bastia Calcio, ai tifosi, alla dirigenza che oltre alla diffida già fatta, procederanno con un ricorso. Nella speranza di un esito positivo quello che l’Amministrazione comunale intende sottolineare è il gran lavoro svolto, è la dedizione che la società ha sempre avuto nei confronti della nostra città, del nostro territorio. Sempre attenti alla comunità, alla scuola, a chi ha più bisogno, con iniziative che hanno promesso la sana competizione con la partecipazione e la collaborazione dei genitori, dei volontari che sempre hanno sostenuto e valorizzato il calcio come condivisione e impegno sociale.

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