Bastia

Il sindaco si siede al tavolo

Lombardi e il suo vice Antonini con gli alleati della Giunta 
 
BASTIA — Ancora una «fumata nera» dal tavolo del centrosinistra che si è riunito ieri mattina, presenti anche il sindaco Francesco Lombardi e il suo vice Giorgio Antonini, per rispondere ai Comunisti Italiani che hanno chiesto in modo perentorio ed ultimativo il secondo assessore in giunta, oltre a Boccali. Il nulla di fatto, dopo quasi tre ore di discussioni, non è una rottura, ma un estremo tentativo per evitarla che sarà ricercato nella prossima riunione del tavolo fissata per martedì pomeriggio. I buoni uffici del coordinatore Erigo Pecci, segretario dei Ds, non sono bastati di fronte al diniego dei Comunisti che si sono detti insoddisfatti della possibile soluzione di un proprio rappresentante nell’Ato, l’associazione intercomunale, e un possibile ampliamento di deleghe a Boccali che, oltre al bilancio e all’ambiente, potrebbe avere anche lo sport. Sono stati i veti incrociati dei singoli partiti che hanno impedito una soluzione condivisa. La Margherita ha escluso in rimpasto ai propri danni, ricordando che gli attuali incarichi sono frutto di un faticoso equilibrio raggiunto all’indomani delle elezioni amministrative del 2004. Lo Sdi, che ha un assessore e nessun consigliere, chiede il rispetto degli accordi preelettorali. I Ds, che non si opponevano una settimana fa ad un rimpasto per cambiare uno o più assessori, ora frenano perché non vogliono diminuire il proprio peso nella giunta. Infine, il sindaco non gradisce di rimettere mano all’esecutivo a soli nove mesi dal suo insediamento. Quindi, si continua a trattare per evitare che l’uscita dei Comunisti italiani dalla maggioranza ridurrebbe da 12 a 10 il numero dei consiglieri in appoggio alla Giunta.
m.s.

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